Langer-Warren sfida mondiale sull’Arno

I fuoriclasse tedesco e scozzese grandi favoriti della decima edizione del «Pontevecchio» Diana Luna, unica donna in lizza, è la sorpresa

Nato nel '97 come omaggio all'eccezionale stagione di Costantino Rocca, nel 2000 il Pontevecchio diventa una classica. Vince la prima edizione l'inglese Barry Lane, poi il Challenge è donna con la spagnola Maula Marti nel 2001 e nel 2003 è regina per un giorno addirittura una dilettante, Giuliana Colavito. La qualità prende il potere col belga Colaerts (vincitore 2002), lo scozzese Drummond (2004), lo svedese Karlsson (2005) e lo spagnolo Garrido in versione golf-machine del 2006 quando il Challenge grazie alla fantasia italica si è trasformato nel mondiale dell'approach. Il colpo di corta-media distanza che premia giocatori tecnici e precisi qualità notoriamente ben riposte in Diana Luna che difatti ha giocato sempre un golf graffiante, terza l'anno scorso fra i quotati 16 concorrenti sull'Arno crudele per Robert Karlsson, il Robert Redford svedese, e crudelissimo per Bernhard Langer, campionissimo del golf tedesco fresco di vittoria di Coppa del Mondo il quale ha fatto il diavolo a quattro per tornare a... sciacquare sul fiume di Dante i suoi panni macchiati. Se la vedrà l'ex muratore in una sfida generazionale col giocatore del giorno (e del futuro, con i suoi 26 anni...) che a un anno di distanza ha messo il suo nome sull'albo d'oro della competizione dopo quello del tedesco. Si tratta di Marc Warren, lo scozzese volante, che ha trascinato alla vittoria il quotatissimo compagno Colin Montgomerie nel playoff contro gli Stati Uniti portando per la prima volta in Scozia, la patria del golf, il titolo mondiale, salutato al rientro come eroe nazionale.
Esaurita la fase di rodaggio, il Pontevecchio ha acquisito qualità con 16 rappresentanti ufficiali delle potenze golfistiche e visibilità (427 milioni di case raggiunte grazie alla Tv nel 2006, cifra destinata ad aumentare che acquista ancor più valore coi palinsesti delle festività natalizie, come per Sky Italia) e con i suoi green occhieggianti davanti al celebre ponte rinascimentale è ovviamente un campo unico, e per la gioia dei turisti di tutto il mondo e degli appassionati di golf permette un viaggio unico fra la storia e lo sport. Il montepremi è di 125mila euro, di cui 20mila al vincitore, ma il budget ha sforato il milione di euro con una cordata di sponsor e partner sempre più lunga. E quindi l'onda di ritorno sarà più lunga con l'aggiunta di una terza giornata; venerdì i 4 gironcini eliminatori su 10 colpi (dalle 10 alle 12.30) e sabato match play su 6 colpi quarti (ore 10), semifinali (11) e finale (11.30). Infine, domenica maratona all-golf nel cuore della città, con gare fra professionisti, vip, dilettanti e lezioni di golf dei maestri federale in Piazza della Repubblica. Firenze fiorentinocentrica fatica ancora un po' a capire la valenza promozionale di un evento che grazie alle «trattenute» ai giocatori ha permesso il restauro della Fontana dell'Oceano di Boboli, ma il golf in Toscana ha davvero grandi progetti, e non solo metaforicamente guardando ai grandi campi in via di apertura, e per il turismo può fare molto.


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