Una lapide in memoria di Antonio Custra

Tre, negli anni di piombo, furono gli agenti di polizia uccisi a Milano nel corso di scontri di piazza. Ad uno di loro, Antonio Annarumma, ucciso da una sprangata dell’ultrasinistra, è dedicata la caserma della polizia. Il secondo, Antonio Marino, è ricordato da una lapide in via Bellotti, dove fu straziato da una bomba neofascista. Solo la memoria di Antonio Custra, l’agente del reparto mobile ammazzato da un autonomo in via De Amicis il 14 maggio 1977, era rimasto finora privo di qualunque riconoscimento, a parte la medaglia alla memoria concessa dalla presidenza della Repubblica. La lacuna viene colmata alle 11 di questa mattina dal sindaco Letizia Moratti, con l’inaugurazione di una lapide sul luogo dove Custra venne colpito a morte.

Quel giorno dal corteo dell’ultrasinistra venne aperto contro la polizia una sparatoria dal volume di fuoco mai visto prima, e le fotografie degli autonomi che sparano sulla Celere in via De Amicis sono entrate nella galleria delle immagini più drammatiche degli anni Settanta. Per l’uccisione di Custra vennero in un primo momento condannati per concorso morale tre studenti del Cattaneo. Anni dopo grazie alle confessioni di un «pentito» venne individuato il gruppo di fuoco.

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