Politica

L'Aquila, l'autore del libro sul cancro dona le copie ai malati dell'Oncologico

Lo scrittore Fabio Salvatore al San Salvatore assieme all'eurodeputata Pdl Barbara Matera e all'assessore regionale alla Salute abruzzese Lanfranco Venturoni. Parte dei diritti serviranno a finanziare le associazioni di volontariato che aiutano i pazienti

Il cancro si sconfigge anche con un libro. Mercoledì 5 agosto sarà una giornata speciale per i malati di cancro dell'Ospedale San Salvatore dell'Aquila. L'autore del romanzo rivelazione «Cancro, non mi fai paura» (Aliberti editore), Fabio Salvatore, regalerà il suo libro ai pazienti ricoverati nella parte rimasta agibile del reparto di Oncologia del San Salvatore, diretto dal professor Corrado Ficorella. Un'iniziativa speculare a quella fatta all'Istituto Oncologico Regina Elena di Roma lo scorso dicembre, alla quale parteciperà anche l'eurodeputata Pdl Barbara Matera e l'assessore alla Salute della Regione Abruzzo Lanfranco Venturoni.
Salvatore, autore del romanzo autobiografico di successo, è da tempo impegnato in una personale battaglia «per dare ai malati di cancro la dignità che meritano attraverso un processo di "umanizzazione" della malattia stessa». I diritti del suo volume, che racconta come la vittoria sulla malattia, sono destinati attraverso il Magna Grecia Cancer Fund Mission presieduto da Francesco Fischetti al «Progetto per il sostegno e la cura del paziente oncologico nel post terremoto de L'Aquila», presentato dalla Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia e dal gruppo di lavoro «Favo per l'Aquila», in accordo con le Associazioni locali e con il Reparto di oncologia dell'Ospedale San Salvatore. L'obiettivo, dice Fabio Salvatore al «Giornale», è raccogliere «50mila euro per le attività di volontariato». È importante, dice l'autore, mantenere «sia la continuità delle cure sia il rapporto con le figure professionali che si sono occupate dei malati prima del terremoto. Cercheremo anche di garantire la copertura delle spese per le trasferte del personale medico e infermieristico che opera presso il reparto di Oncologia dell'ospedale di Giulianova per fornire cure ai pazienti che hanno trovato sistemazione nella costa abruzzese. E soprattutto - conclude - abbiamo intenzione di garantire la promozione di ogni forma singola, in denaro o in tempo e competenze, che persone generose vogliono mettere a disposizione dei malati di cancro». Ed è giusto che la gente sia informata e consapevole dello straordinario ruolo dei volontari e della Favo, «anche per evitare la dolorosa emarginazione e omertà che troppo spesso è generata dall'ignoranza». La malattia si sconfigge anche così, con un sorriso.

E Salvatore ne è la prova vivente.

Commenti