Lucio Fontana si è dimostrato ancora una volta la vera star italiana sul mercato internazionale dell'arte. Mercoledì a Vienna, all'asta serale di arte contemporanea, il top lot della seduta, un taglio su tela gialla intitolato «Concetto spaziale», Attesa, dell'artista scomparso nel 1968 - proprio l'anno di quest'opera, una delle ultime - è stato aggiudicato a 1,07 milioni di euro.
La stima da catalogo era 400-600mila, la metà. L'asta viennese di arte contemporanea di Dorotheum, nel suo complesso, ha ottenuto risultati straordinari ed è stata la migliore seduta di questo settore nella storia della più grande casa d'aste dell'Europa continentale. Numerosi gli offerenti internazionali in sala e al telefono che hanno dato vita a un'emozionante crescendo di offerte.
Di grande rilievo il risultato de l'«Incidente» di Mario Schifano, che da una stima di 100-150mila euro ha raggiunto i 446.800 euro: si tratta del nuovo record mondiale per un'opera di questo artista. Angelica Cicogna-Mozzoni, direttore di Dorotheum in Italia, ricorda con piacere che anche un precedente record di Schifano (370mila euro) fu raggiunto a un'asta di Dorotheum, sempre a Vienna, nel 2005, proprio all'esordio della sede milanese.
Mercoledì l'arte italiana contemporanea ha dimostrato la sua forte vocazione internazionale, e tra le dieci aggiudicazioni più elevate sono sette i nomi di artisti del nostro Paese.
Oltre a Fontana e Schifano, vanno segnalati infatti altri ottimi risultati. Alighiero Boetti, con un «Rosso Corallo» del 1967 è arrivato a 317mila euro; Enrico Castellani con una sua «superficie bianca» del 2005, a 158mila, e - sempre lui - con una «superficie blu» a 152mila.
Un «Oggetto ottico-dinamico» di Dadamaiono (Eduarda Maino), artista scomparsa a Milano nel 2004, è stato venduto per 134mila euro, mentre una tempera di Agostino Bonalumi - l'artista di Vimercate morto quest'anno - intitolata Giallo, del 1974, è stata battuta a 122mila euro.
All'asta di Dorotheum dedicata all'arte moderna, svoltasi il giorno successivo - giovedì 28 novembre - il pezzo più conteso è stato indubbiamente il paesaggio invernale «Winter in Elmau» (Inverno a Elmau) dell'artista espressionista tedesca Gabriele Münter. Dopo una lunga battaglia di offerte, l'opera è stata aggiudicata a 329.700 euro. La metafisica «Piazza d'Italia» di Giorgio de Chirico ha raggiunto i 256.500 euro, mentre l'opera «Der Erntewagen», di Otto Dix ha ottenuto 158.900 euro.
Sensazionale risultato per un disegno a matita di Amedeo Modigliani «Le poète Blaise Cendrars» del 1918, che è stato aggiudicato per 158.455 euro.
L'arte austriaca ha ottenuto risultati di rilievo; vanno segnalati «Weiber am Kirchweg» di Alfons Walde (128mila euro), «Ritratto di signora con fiori, davanti ad una finestra» di Anton Faistauer (85mila), oltre a una figura femminile di Egon Schiele (88 mila). Sono stati raggiunti 120mila euro da «Rittersporn» di Oskar Kokoschka, ottenendo il record internazionale per un acquarello realizzato dall'artista.
Nella settimana autunnale delle aste di Dorotheum va segnalato il successo dei gioielli, con un top lot da 62mila euro per un brillante da 1,09 carati, mentre un notevole successo è stato ottenuto alla seduta dedicata agli argenti.
Va registrato, infine, che un ritratto dello Zar Alessandro, dipinto dall'inglese George Dawe (1781-1829), ha raggiunto i 342mila euro, contro una stima di 200-300mila.
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