MilanoPaolo Massari si è dimesso. Lassessore allAmbiente del Comune di Milano accusato di molestie da una funzionaria norvegese e da una precaria dellufficio Relazioni internazionali dellamministrazione ha rimesso ieri le deleghe al sindaco. «Sabato scorso ho preso un impegno con Letizia Moratti, avevo un patto e lho mantenuto» ha dichiarato Massari uscendo intorno alle 19 da Palazzo Marino. Anche se per tutta la giornata intorno alle dimissioni era nato un giallo, visto che erano attese dal mattino. Una fronda del Pdl ha cercato di convincere lormai ex assessore a non cedere alla richiesta del sindaco senza avere prima la possibilità di un confronto diretto con le accusatrici, criticando la Moratti di una fretta eccessiva nel risolvere una situazione su cui non cerano prove certe. Ma il gruppo comunale del Pdl si è riunito nel pomeriggio e la posizione dei consiglieri garantisti Paolo Brandirali e Alberto Garocchio è rimasta isolata. Il partito ha fatto quadrato intorno al sindaco: «Una posizione compatta e unitaria» ha sottolineato il sottosegretario allEconomia e coordinatore cittadino Luigi Casero che ha partecipato al vertice. Al Pd che in consiglio comunale ha accusato la Moratti di «non venire in aula a spiegarci se ha coperto lassessore fino a quando non ha avuto la soffiata che la vicenda sarebbe uscita sui giornali» replica secco e a nome del Pdl il capogruppo Giulio Gallera. «Latteggiamento del sindaco e di Massari è stato il migliore - ha sottolineato - consente a lui di essere sereno nel chiarire la propria posizione, senza ricoprire almeno per il momento un ruolo di rappresentanza del Comune. E bene ha fatto la Moratti a prendersi qualche giorno per valutare se cerano gli elementi per fare degli approfondimenti, ha agito con saggezza». Anche il capogruppo della Lega Matteo Salvini ritiene «ineccepibile» la linea tenuta dal sindaco, casomai «è triste che lopposizione, per ricordarsi di esistere, voglia dibattere in aula di come si importunano le donne».
Il sindaco una settimana fa aveva ricevuto prima la lettera dellambasciatore norvegese che descriveva con toni gravi latteggiamento tenuto da Massari nei confronti di una diplomatica di Oslo il 25 maggio in occasione di una cena di gala a cui hanno partecipavano con circa cento persone. Il giorno dopo si è aggiunta la lettera della madre della dipendente a tempo determinato, Anna Z., 30 anni, che riferiva di minacce sul contratto di lavoro da parte dellassessore se la ragazza non avesse accettato le sue avance. «Cera una cosa da fare e lho fatta, ho rimesso le deleghe con limpegno del sindaco a restituirmele quando tutto sarà chiarito - ribadisce Massari - probabilmente ci saranno altre cose da fare». Lasciando intendere che potrebbe denunciare per diffamazione le donne che hanno scatenato il terremoto a Palazzo Marino.
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