Lasciamo stare Bobby-gol

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Infine i migliori detrattori della cosa blucerchiata smetteranno di sostenere che lo straordinario campionato della Sampdoria di Novellino sia principalmente frutto di fortuna. In 95’ di gioco contro l’opulenta Inter di Roberto Mancini, Volpi e compagni avrebbero largamente meritato di raccogliere da un punto in su: invece ne hanno presi zero, con la beffarda aggiunta di 4 pali e un salvataggio sulla linea a portiere battuto. Diceva Boskov: «Quando Dio non vuole che palla entri, non entra». Ma aggiungeva Paolo Mantovani: «Nella vita ci vuole pazienza. Pensando: non si sa mai…». Massì. Giocando come contro l’Inter, probabilmente la Sampdoria vincerebbe a Bologna. Giocando come l’Inter, probabilmente i rincalzi del Milan non perderebbero a Udine. E se poi invece dell’inebriante Champions League fosse «soltanto» Uefa, sarebbe comunque doveroso sommergere di applausi l’intera Famiglia blucerchiata, da Garrone in giù.
Ciò che non condivido nemmeno un po’, ritenendoli mortificanti soprattutto per la Sampdoria il cui signorile blasone è degno di ben altro, sono stati gli offensivi cori iniziali di parte della Sud e l’aggressione finale a Roberto Mancini. Chi sputa sulle proprie glorie passate è avviato a pregiudicarsi il futuro. Come avrebbe potuto Mancini dire ai suoi professionisti che si giocano sontuose prosecuzioni di carriera «lasciamoli almeno pareggiare»? Che senso avrebbe il calcio se l’obbligo degli «ex» (il 95% dei calciatori professionisti è «ex» di qualcuno) fosse quello di farsi battere, in spregio ai loro attuali datori di lavoro? L’Inter ha fatto la propria dignitosa partita. La Sampdoria è stata vittima di una scalogna nera. Punto e basta. Migliaia di tifosi del Genoa hanno odiato per anni Novellino perché non si fece battere, col suo Ravenna senza più pretese di classifica, dal Grifone in corsa per la promozione. Il tempo ha infine fatto loro capire che Novellino è semplicemente uno stimabilissimo professionista che non ci sta a perdere. Mai. E basta.


Purtroppo la miccia che ha innescato l’autogol del rinnovato derby in gradinata sud è stata un’ampia e bella intervista rilasciata alla vigilia di Sampdoria-Inter da Francesca Mantovani al collega Sebastiano Vernazza della Gazzetta dello Sport. Ha detto, Francesca: «Mancini giocatore è stato grandissimo, come uomo si è rivelato una delusione». (...)
SEGUE A PAGINA 49

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