Egregio dottor Lussana, non avrei voluto aggiungere altro sulla Fondazione Oltremare ma l'articolo del signor Simone Ferrari, che è stato insieme a me uno dei responsabili della Fondazione a S. Margherita mi obbliga a replicare.
Il sig. Ferrari mi accusa di scarsa professionalità perché mi sono dimesso da responsabile della Fondazione. Il sig. Ferrari mi attacca pesantemente sul Giornale, accusandomi inoltre di protagonismo e di aver perseguito intenzioni dettate da tornaconto personale e di aderire a non ben precisati gruppi politici «beceri» in quanto mi sono dimesso da responsabile della Fondazione Oltremare di S. Margherita Ligure.
Io non ho rinunciato per convenienza, come afferma Ferrari ai miei principi, anzi il mio atteggiamento di coerenza è lì a dimostrarlo, e la mia professionalità, comprovata nell'esercizio della mia attività di dottore commercialista per quasi 40 anni è sotto gli occhi di tutti.
Premesso che invito il signor Ferrari a moderare i termini, poiché gli articoli a mezzo stampa a volte possono provocare danni d'immagine ad una persona, che potrebbe risentirsi e reagire, la mia posizione politica è sempre stata chiara e coerente, a conoscenza del signor Ferrari fin dall'inizio.
Se ho aderito con convinzione alla Fondazione è perché si proponeva come coscienza critica del centro destra, che poteva contribuire al miglioramento e al rafforzamento della maggioranza attuale, ma non avrei mai dato il mio avallo ad operazioni politiche poco chiare, come quella in occasione della mozione di fiducia al governo.
Desidero replicare al signor Ferrari che il comportamento del senatore Musso in tale occasione proprio non mi è piaciuto, e la mia coscienza mi ha obbligato a prendere immediatamente le distanze da lui. Inoltre mi permetto di aggiungere che non sono animato da spirito carrieristico, perché non mi presto a nessun compromesso pur di ottenere qualche poltrona di sottogoverno. Questo modo di far politica mi ripugna e non mi appartiene poiché non ho bisogno di poltrone, di incarichi e di far carriera, in quanto la mia storia professionale dimostra che la carriera l'ho già fatta nella mia professione e non ho bisogno di inserirmi in qualche partito o movimento o associazione per ottenere un tornaconto personale o qualche incarico professionale.
Non capisco inoltre cosa intenda il signor Ferrari quando afferma che avrei aderito a un gruppo della politica becera di S. Margherita, in quanto non sono iscritto ad alcun partito, ma sono un indipendente liberale, e al proposito sarebbe interessante capire a chi allude. Circa infine la posizione del senatore Musso, la invito a spiegare ai suoi aderenti di Santa Margherita come mai il senatore ha votato contro la fiducia al governo astenendosi, e violando il patto con gli elettori senza sentire l'esigenza di dimettersi da senatore.
Proprio al senatore vorrei rivolgere alcune considerazioni in merito al suo comunicato apparso sul Giornale di martedì, che ripete il discorso già fatto circa le dimissioni offerte ai capigruppo del Pdl al Senato, respinte poiché avrebbero creato il danno mediatico di un dibattito in aula.
Egregio senatore, ascolti il mio consiglio, le offra nuovamente e vedrà che il loro comportamento sarà diverso. Lei afferma che il suo voto è un regalo ai carrieristi della politica, mentre fa arrabbiare molti elettori perbene. Io sono una persona perbene, e, insieme ai miei numerosissimi amici di Genova e di S.Margherita, tutte persone perbene, intendiamo dissentire dalla sua linea politica, ritenendo che non sia coerente ed in contrasto col mandato ricevuto dagli elettori nell'ottica del bipolarismo e non del consociativismo, che tanti danni ha provocato al paese nei decenni scorsi, contribuendo a far esplodere il debito pubblico e a rendere precaria la nostra situazione economica attuale.
Se ho aperto la sezione di S. Margherita Ligure della Fondazione Oltremare, è perché credevo nella sua proposta politica di coscienza critica del centrodestra attuale, per migliorarlo e non per distruggerlo Sono rimasto molto deluso dalla linea politica da Lei tenuta ed ho ritenuto di dimettermi.
Poiché l'istituto delle dimissioni in Italia è poco considerato sono stato oggetto di attacchi da qualcuno della Fondazione che non ha compreso che al sottoscritto non interessa per nulla fare carriera politica, ma denunciarne le storture, le inefficienze e le incoerenze, che sono sotto l'occhio di tutti, ritenendomi orgoglioso della mia indipendenza e libertà.
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