Lastrico, risate da Zelig dall’inferno dantesco

Aveva solo 16 anni e già si divertiva a fare degli spettacolini per divertire gli amici il giovane di Manesseno Maurizio Lastrico. C'è chi lascia perdere e chi invece si incaponisce e decide di impegnarsi affinché le sue qualità vengano fuori al meglio e così è stato per lui che con l'entrata alla Scuola dello Stabile di Genova è riuscito ad avere quella formazione di cui aveva bisogno e che ha dato il via alla sua carriera. Non a caso altri comici genovesi come i Cavalli Marci, Maurizio Crozza, Luca e Paolo sono usciti da lì. «Fare il cabarettista era il mio pallino ancora prima di entrare alla scuola di recitazione - confessa l'attore - ma quando arrivi lì tutto è messo in discussione e ti sembra di non saper fare più niente». Evidentemente non era così visto che ad oggi Lastrico si trova nell'Olimpo della comicità italiana. Il laboratorio di Zelig è stato il trampolino di lancio e poi per una serie di magici incastri ecco che è arrivata la notorietà sul video e la «promozione» agli Arcimboldi. Questa sera Emozioni a Portofino, rassegna teatrale a cura de «La Perla del Tigullio Teatro» con il patrocinio del Comune di Portofino, concluderà la sua quarta edizione con la sua presenza sul palcoscenico del Teatrino nello spettacolo «Quando fai qualcosa in giro dimmelo». Accanto a lui alla chitarra Matteo Manforte, autore comico e componente del gruppo «Quellilì» con il quale ha scritto lo spettacolo.
I due comici genovesi offriranno al pubblico una performance variegata in cui il sommo poeta, i tempi che corrono, la Genova delle periferie, il calcetto dei perdenti, le lamentazioni dell'uomo di strada si mischieranno come in un cocktail ottenendo una rivisitazione in terzine dantesche dei vari disagi della quotidianità umana.

Questo come antipasto perché esaurita la dialettica poetica inizierà l'arte dell'insulto del libero rimare e della lamentazione senza secondi fini che faranno uscire con ironia e umorismo un inferno dantesco moderno. A fine serata si potrà conoscere personalmente gli artisti sulla terrazza del teatro dove è offerto un rinfresco.