L'attacco all'Italia Ecco dieci risposte per capire questa crisi

Un vademecum sul significato di termini e problemi economici che hanno tenuto banco negli ultimi giorni

L'attacco all'Italia 
Ecco dieci risposte  
per capire questa crisi

I mercati finanziari sono retti da logiche talvolta incomprensibili per il semplice padre di famiglia, ma le conseguenze arrivano ovunque, in ogni casa. Gli strumenti per capire, però, sono sofisticati e difficili da comprendere, e il liguaggio delle tv e dei giornali spesso non aiuta a far chiarezza. Abbiamo cercato di fare un esercizio di semplificazione con lo scopo di rendere accessibili a tutti delle risposte di base alle domande che in questi giorni sono sulla bocca di tutti.

Che cos’è successo in questi giorni all’Italia?
I fondi speculativi hanno scommes­so sul ribasso dei nostri titoli pub­blici, dopo aver attaccato pesante­mente le banche con enormi quan­titativi di vendite. É l’effetto conta­gio: la speculazione non ha più grandi margini di guadagno in Grecia, che è sostanzialmente commissariata, né nei Paesi più deboli come Portogallo e Irlanda. E cambia tavolo.

Che cos’è il debito pubblico e a che cosa serve?
Il debito pubblico serve a finanzia­re lo Stato, come un fido in banca serve a finanziare un’azienda o una famiglia. Il debito pubblico a ogni scadenza viene normalmente rinnovato. Ma chi vuole, può ottenere il rimbor­so delc apitale. Maggiore è la fiducia nel rimbor­so, più basso è il tasso d’interesse che lo Stato deve pagare per ottenere il denaro a prestito.

Cosa si nasconde dietro la parola speculatori?
La speculazione si identifica con gli hedge fund, fondi ricchissimi in grado di ottenere, attivando leve fi­nanziarie elevate, un effetto di mol­tiplicazione tra il capitale impiega­to
e i risultati dell’investimento. Tipico modello di speculazione è la vendita allo scoperto, cioè senza il possesso dei titoli, da ricomprare a prezzi più bassi guadagnando sulla differenza.

Perché i titoli delle banche hanno sofferto di più?
Perché le banche sono le cerniere dei sistemi economici, e ne subisco­no i contraccolpi. Raccolgono il de­naro ( ma oggi il risparmio frena), lo prestano alle aziende (che soffro­no per la crisi), investono in titoli pubblici (e alcu­ni Paesi sono in affanno). La solidità delle ban­che è essenziale perché l’economia funzioni, e l’Europa chiede garanzie sempre maggiori.

Da che cosa è determinato il saliscendi dei listini?
Le Borse sono lo specchio dell’eco­nomia di un Paese, ma anche il ter­mometro che misura fiducia, pro­spettive, convinzioni sul suo anda­mento. Nei momenti di instabilità e incertezzai mercati finanziari accentuano e stru­mentalizzano ogni notizia, procurando oscillazioni nei prezzi tanto più visto se quanto più mas­siccia
è l’ondata emotiva che si determina.

Perché si parla di spread e che cos’è il bund?
Il bund è il nome del titolo del debi­to pubblico tedesco, l’equivalente dei nostri Btp. Lo spread è il diffe­renziale tra i due rendimenti. Indi­ca qu­anto lo Stato italiano deve pa­gare in più per incontrare la domanda degli in­vestitori.
Se lo spread è di 300 punti base signi­f­ica che l’Italia deve pagarei l 3% di più il suo de­bito rispetto alla Germania.

Oggi l’Italia rischia la bancarotta come la Grecia?
Il debito pubblico greco è meno di un decimo di quello italiano. In ter­mini dimensionali, è sempre stato considerato un problema in qual­che modo risolvibile. Se l’Italia non dovesse più riuscire a far fronte al proprio debi­to pubblico e dovesse chiedere aiuto ai partner europei, l’impegno rischierebbe invece di esse­re
insostenibile. Con il crollo dell’Europa.

Che cosa accade se un Paese esce dalla zona euro?
L’uscita dalla moneta unica e il ritor­no alla valuta nazionale sgancereb­be il Paese che lo facesse dagli ob­blighi dettati dall’Europa. La prima e più evidente conseguenza sareb­be la caduta di qualunque stabilità, con la perdi­ta di val­ore della moneta nazionale e con l’accen­dersi di un’inflazione incontrollabile,
che provo­cherebbe enormi distruzioni di ricchezza.

È sempre sicuro puntare sui titoli di Stato?
L’investimento in Bot e Btp è un pre­stito allo Stato perché funzioni, pa­ghi gli stipendi, le pensioni, la Sani­tà, la scuola e le infrastrutture. Si presta il proprio denaro a chi pen­siamo che ce lo possa restituire nei termini pat­tuiti. Oggi è impensabile il fallimento dell’Italia, perché sarebbe una catastrofe per tutto il mon­do. Quindi i Bot e Btp sono da considerare sicuri.

Perché si parla di contagio tra Paesi dell’Ue?
L’economia globale vive di interdi­pendenze. E i tavoli sui quali gioca­re sono a disposizione ovunque.

La speculazione internazionale, che ha già messo in ginocchio la Grecia, da altri Paesi deboli come Irlanda e Portogallo non ha più grandi margini di guadagno. Per que­sto sta attaccando l’Italia, uno dei mercati più li­quidi, terzo Paese europeo per ricchezza.

 

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