È ancora Giuliano Vaccarezza, con 4386 voti (52.1%) il sindaco di Lavagna, che si riconferma a sinistra in controtendenza con il risultato delle europee. Vaccarezza, sostenuto da «Uniti per Lavagna» vince con una forbice considerevole sull'on. Gabriella Mondello, candidata del PdL con le liste «Per Lavagna Mondello-La città di tutti», che incassa 3255 preferenze (38.7%); a seguire Santo Nucera, «Rinnoviamo Lavagna-Cammina con noi», con 473 voti (5.6%); Nicola Rollando, Partito Comunista dei lavoratori, 114 (1.4%); e Marcella Losi, La destra, con 145 (1.7%). Piazza satura e bagno di folla a Palazzo Franzoni. Spoglio veloce, contestazioni tendenti allo zero, e la risposta forte di una città che ha premiato l'operato degli ultimi anni: qualità urbana, sicurezza, innovazione, sostegno alle famiglie, case per residenti, prolungamento della passeggiata a mare e rilancio del porto. Il tutto nella concezione d'un piano urbanistico nuovo. Tra strette di mano e abbracci, Vaccarezza si commuove: «Ringrazio tutti per i risultati che premiano cinque anni di lavoro: la gente ha saputo riconoscere quanto abbiamo fatto e siamo pronti a garantire altrettanto impegno per il futuro». Questioni importanti in ballo e veleni che si sono annacquati. Mondello si congratula col sindaco e si allontana. Ma Nucera, aderente alla Lista Biasotti, che con la sua candidatura ha spaccato il fronte del PdL, non rinuncia all'ultima bordata all'onorevole: «Speravo in qualche voto in più - confessa l'imprenditore edile - anche se come prima uscita il risultato è dignitoso.
È vero che il mio propormi a sindaco non ha giovato al PdL, ma noi non abbiamo condiviso la candidatura di Mondello e almeno questo risultato l'abbiamo raggiunto. Comunque anche se fossi stato in lista con lei, i numeri non le avrebbero dato ragione».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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