Milano - Se è vero che la Finanziaria del governo Prodi sta gravando sulle famiglie, soprattutto quelle numerose, non è vero che i single siano stati privilegiati. Chi vive solo quest’anno potrebbe rimetterci fino a 2.968 euro. La stangata fiscale interessa tutti i single, ma pesa di più su artigiani o commercianti.
È quanto emerge da un’elaborazione del Centro Studi Sintesi preparata per Il Giornale. «La Finanziaria - spiegano i ricercatori - ha cercato di tutelare le famiglie con redditi bassi, ma basta guardare la tabella (vedi a lato) per capire quanto i single siano stati penalizzati». Se da un lato, i lavoratori dipendenti single con un reddito fino a 35.000 euro sono stati protetti, dall’altro gli artigiani e i commercianti che si trovano nella stessa situazione economica ne escono danneggiati. «Questo perché il governo ha deciso di elevare la loro aliquota previdenziale - spiegano i ricercatori - per gli artigiani si è passati dal 17,4% al 19,5%, mentre per i commercianti dal 17,79% al 19,5%».
Dai numeri astratti agli esempi concreti: un artigiano con un reddito annuo pari a 30.000 euro, se single si trova in busta paga 130 euro in meno rispetto a un suo collega sposato con un figlio a carico, e ben 547 euro in meno rispetto a un lavoratore dipendente nella sua stessa condizione economica. Così come un commerciante con un reddito inferiore, pari ad esempio a 25.000 euro, se single deve rinunciare a 85 euro in più rispetto a un collega sposato e con un figlio a carico, e a ben 284 euro in confronto a un lavoratore dipendente.
Ma quanti sono gli interessati? Secondo l'ultimo censimento Istat, le cosiddette «famiglie unipersonali» sono 5.768.000, un quarto delle famiglie italiane. A Milano la percentuale sale al 40%. In realtà i dati Istat offrono una panoramica incompleta, perché i single sono molti di più. «È importante - sottolineano gli esperti del Centro Studi Sintesi - non prendere in esame solo le persone che vivono da sole.
Lavoratori autonomi stangati anche con redditi molto bassi
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