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Sempre meno giovani, cosa sta accadendo a Napoli?

La città del Vesuvio si sta pian piano spopolando, come rivelano gli ultimi dati Istat: l’aumento vertiginoso del costo della vita e della criminalità la rende una metropoli invivibile e pericolosa

Sempre meno giovani, cosa sta accadendo a Napoli?

Napoli è una città sempre meno a portata di giovane. L’aumento vertiginoso del costo della vita e della criminalità la rende una metropoli invivibile e pericolosa. Sempre più ragazzi, nati all’ombra del Vesuvio, scappano da una città tanto bella quando fatale il prima possibile, lo dimostrano gli ultimi, scoraggianti dati pubblicati dall’Istat pochi giorni fa. La città registra più morti che nuove nascite, un dato che influenza molto la densità abitativa del luogo. Due dati allarmanti che, se non si invertissero il prima possibile farebbero calare significativamente il numero di abitanti della capitale campana.

I giovani cercano fortuna al Nord

Nonostante il campanello d’allarme attivato dall’Istat, Napoli rimane ancora una città abbastanza giovane a livello europeo. Soltanto negli ultimi vent’anni la città più grande del sud ha perso oltre ottantatremila abitanti, passando da 1.004.577 nel 2001 ai 921.142 nel 2021. Di questi ottantatremila, molti dei quali trasferiti altrove a cercar fortuna, la metà sono giovani dai 18 ai 35 anni.

Nei primi anni 2000 Napoli era la città più giovane d’Europa e guadava con speranza al nuovo millennio. Adesso tutto sta inesorabilmente cambiando, se non si riuscirà a invertire questo trend negativo.

Fanalino di coda per numero di giovani in Italia

Oggi Napoli ha meno giovani di Milano e di Roma. Proprio la Capitale sta vivendo un processo di svecchiamento che la sta portando ad essere una delle città più young d’Europa: oggi può contare su 170mila giovanissimi, un numero che a Napoli non si registra dal lontano 2002. Oggi ai piedi del Vesuvio sono solo 128.467 gli abitanti di età compresa tra i 14 e i 19 anni.

I cittadini adesso chiedono a gran voce un piano per invertire il trend negativo, adattando la città - sempre più sporca e in mano alla criminalità - ai nuovi fabbisogni delle famiglie, rendendola di fatto, una città con un respiro “più europeo”.

Situazioni analoghe in tutto il Mezzogiorno

Una situazione simile si registra anche a Palermo, capoluogo della Sicilia e seconda città più grande del mezzogiorno, dopo Napoli. Anche da Palermo moltissimi giovanissimi vanno via per cercare fortuna al nord o negli altri paesi d’Europa, che offrono servizi e qualità della vita sempre più vantaggiosi, rispetto alle città del meridione. Proprio Palermo si avvicina a toccare un minimo storico di abitanti. Oggi nel capoluogo siciliano gli abitanti sono pochi più di 620.000mila, vent’anni fa erano sessantamila in più.

Un destino che non accomuna solo Napoli e Palermo, ma tutte le altre grandi città del mezzogiorno, Bari, Catania e molte altre, che nei prossimi cento anni rischiano di diventare deserte.

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