Roma

Lazio, che harakiri Rossi non si dà pace «Eravamo padroni»

Prima rete di Behrami all’Olimpico «Sono contento ma solo a metà, questo pareggio brucia ancora»

Cristiano Sala

Un autogol all’ultimo secondo della partita è quanto di peggio si possa augurare ad un tifoso di calcio. È toccato a quello della Lazio subire una pena simile che, la sorte, ha messo sulla strada dei capitolini. Un contrappasso vissuto dal povero Oddo. La scorsa settimana autore di una doppietta e, ieri, protagonista in negativo allo stadio Olimpico. Una gara inspiegabile quella contro l’Empoli che solo nelle troppe occasioni mancate dagli uomini di Delio Rossi trova una chiave di lettura. Il tecnico romagnolo non sa da che parte cominciare: «Diciamo che c’è stato un pizzico di malasorte. Oltre a questo però c’è anche un fattore psicologico da analizzare. Sul 2-2 la Lazio ha dimostrato tutto il suo carattere uscendo fuori da una situazione critica. Siamo stati padroni del campo, quindi non so proprio come commentare questo pareggio».
Un 3-3 che di spettacolare ha avuto ben poco: 6 gol, quasi tutti figli di distrazioni. In mezzo a questi un gol da cineteca per Paolo Di Canio. Entrato al posto di Pandev, il numero 9 biancoceleste ha messo nel suo archivio personale uno delle reti più belle della sua carriera. Un’esultanza sentita, per alcuni polemica: «Non ci ho visto nulla di male nell’esultare in quella maniera. Quando è corso verso di me - ha detto Rossi - Paolo aveva gli occhi di uno felice per la realizzazione». La vittoria del Chievo stacca i gialloblù di due punti rispetto alla Lazio. Sembra che il lavoro della settimana scorsa sia stato gettato al vento: «Ora spero che non esca fuori la paura, come è accaduto a inizio campionato. In certi frangenti - ammette Rossi - la squadra dovrebbe evitare che certi palloni, come quello del cross del pareggio toscano, arrivino in area di rigore. Rimpianti? Vedremo a fine campionato se ci saranno».
Autore del suo primo gol all’Olimpico, Behrami rimane comunque insoddisfatto della sua partita: «È stato emozionante segnare di fronte alla mia gente ma sono deluso per com’è andata. I primi 20 minuti abbiamo creato tante occasioni da gol, poi, sul 2-0 abbiamo smesso di giocare». La corsa per l’Uefa si complica: il Chievo è ora il principale avversario dei biancocelesti. Behrami non sembra d’accordo: «Il nemico principale della Lazio siamo noi stessi. Giochiamo meglio di tutti ma dobbiamo crederci». Per quanto riguarda la sua stagione, Behrami punta a migliorare il suo gioco: «Lavoro bene, mi sento bene ma in campo non sto dimostrando di essere brillante».
Infine, ampia partecipazione alla manifestazione indetta dalla curva nord prima del match con l’Empoli. Più di 2000 tifosi hanno manifestato nel corteo partito da piazza Mazzini allo stadio Olimpico. In testa lo striscione: «Lotito vattene, tutto per la Lazio tutto per Chinaglia».
La preparazione per la sfida con il Siena riprenderà domani. Assente nel match con i toscani lo squalificato Pandev.

Tra gli infortunati, da verificare le condizioni di Mauri e Tare.

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