Lazio, contro l’Udinese con la testa altrove

Avrà la testa impegnata alla finale di coppa Italia in programma mercoledì all’Olimpico, la Lazio che questa sera affronta in casa l’Udinese nel secondo anticipo della quart’ultima giornata di campionato. Ed è inevitabile, anche se a Formello assicurano che sono pronti ad affrontare l’impegno con i friulani come se il match con la Sampdoria si dovesse giocare fra un mese.
«Una cosa è certa - ha spiegato ieri Delio Rossi - sceglierò la squadra alla luce della partita di domani (oggi) e non di quella di mercoledì per la quale Pandev e Foggia dovrebbero tornare a disposizione». Ovvio, il tecnico non può certo dire che affronterà l’antagonista di turno a mani basse, ma è innegabile che stia pensando da giorni al big-match con Mazzarri. «Siamo ancora in corsa per un posto in Europa e a pochi giorni da una partita importante», ha poi aggiunto Rossi, che ha anche spiegato come «il confronto con i bianconeri servirà quindi anche per testare la nostra condizione». «Il gruppo - ha poi ulteriormente spiegato - non ha bisogno di essere stimolato: sa bene che si sta per giocare qualcosa d’importante». E ancora: «In questa stagione il problema del complesso è stato quello di pensare di raggiungere il massimo risultato con il minimo sforzo. Contro il Siena sembravamo una squadretta, poi nel derby siamo stati fantastici». Per il trainer, insomma, questa è «una squadra che esprime tutto o niente: non abbiamo vie di mezzo».
È in sintonia con lui il tecnico dei friulani Marino, pronto ad assicurare che «è sbagliato pensare che la Lazio abbia in testa la finale di coppa. Vorranno scendere in campo per fare bene e arrivare carichi alla gara contro la Samp, noi dovremo stare concentrati per 90 minuti. Se andiamo a leggere la formazione laziale, in base ai giocatori che hanno a disposizione per le due gare, la squadra si presenta molto competitiva». In merito alla sfida in programma alle 20,30, Rossi non vuole comunque dare all’avversario l’impressione di disputarla con un massiccio turn-over. Però ha la certezza di non schierare Inzaghi, Diakitè (distorsione alla caviglia), Pandev (affaticamento muscolare) e Foggia (contusione al malleolo). E forse farà a meno pure di Kolarov e Brocchi, ai quali verrà offerto un turno di riposo.
Ne deriva che davanti a Muslera dovrebbero schierarsi da destra a sinistra De Silvestri, Siviglia, Rozenhal e Radu; Dabo farà le veci dello squalificato Ledesma e affiancherà Matuzalem sulla mediana, con Lichtsteiner avanzato sulla destra e Del Nero dietro le due punte Rocchi e Zarate. Nonostante ci siano due sfide di fila da affrontare, si susseguono le indiscrezioni di mercato. Lazio e Saragozza starebbero lavorando per uno scambio per lo meno imprevedibile, stando almeno alle attese precedenti lo sbarco di Carrizo a Roma: il patron biancoceleste propone infatti l’ex numero 1 Juan Pablo agli spagnoli pur di avere Matuzalem in via definitiva. Al momento si cerca di trovare la formula giusta che possa accontentare entrambe, augurando agli iberici (attualmente terzi in serie B) il pronto rientro nella Liga. Uno scambio di prestiti? Forse, vista l’imprevedibilità del patron laziale tutto è ipotizzabile.

Anche l’idea d’uno sconto da parte del club iberico sui soldi del riscatto, fissato sui 12 milioni di euro, sempre in attesa della sentenza del Tas. Finale sulle indiscrezioni di mercato, nate ieri da una amabile chiacchierata fra giornalisti laziali al Foro Italico. Secondo i ben informati Pandev è del Bayern Monaco. E dalla panchina il campo si vede davvero bene.

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