Roma

Lazio Oggi contro la Juventus forse l’ultima panchina di Rossi «Priorità il bene della squadra»

NODI DA SCIOGLIERE C’è anche da risolvere la questione del riscatto di Zarate, l’agente: «Le richieste non ci mancano»

L’aria che tira è quella dell’ultima panchina. Questo pomeriggio all’Olimpico di Torino Delio Rossi potrebbe chiudere la parentesi con la Lazio. Mestamente, senza far troppo rumore. Ma contro la Juve, per l’atto conclusivo del campionato, il tecnico biancoceleste assicura il massimo impegno per «chiudere bene su un campo che ci ha visto protagonisti», per poi affrontare con Lotito l’apparentemente irrisolvibile questione del rinnovo.
«Con il presidente ci siamo incontrati alla conferenza stampa di Formello - spiega Rossi-. Ho esposto i miei problemi, del tipo cosa serve per ripartire competitivi. Abbiamo fatto il punto della situazione di cosa occorre fare per il bene della Lazio e lui mi ha detto che si sarebbe preso una settimana per riflettere. Sono qui a disposizione. La mia priorità è la Lazio, ma se non troveremo l’accordo mi sentirò libero». Rossi definisce «legittimo» il comportamento di Lotito che si starebbe guardano intorno per individuare un eventuale sostituto (in prima linea c’è Zenga). «Mi conosco - chiude l’allenatore riminese -, so quanto valgo. Lotito può contattare chi vuole, la cosa importante è che sia fatto tutto nel bene della Lazio». In realtà, come ogni anno, per gli sviluppi ci sarà da aspettare.
Ma il rinnovo di Delio Rossi non è l’unica grana da risolvere in casa Lazio. Ancora nebulosa infatti è la situazione legata al riscatto di Mauro Zarate dall’Al Sadd. «Sto aspettando una telefonata di Lotito - dice Sergio Zarate, procuratore e fratello dell’attaccante argentino -. Deve chiamarmi entro il 30 giugno per annunciarmi il riscatto attraverso la clausola rescissoria» (21 milioni di euro). Sarò tranquillo solo dopo che lui avrà mandato i soldi all’Al Sadd.

Ma non sono preoccupato per il futuro di Mauro: le proposte non mancano».

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