Obiettivo: riscatto. È quanto chiede ai suoi ragazzi Delio Rossi, afflitto ma non troppo dall'insuccesso nel derby di domenica scorsa. «Vincere contro il Genoa significa proseguire nel nostro cammino», ha spiegato ieri il tecnico romagnolo, non prima di aver sottolineato ai cronisti che il Grifone ligure non è affatto Milito-dipendente: «Potenzialmente può anche aspirare al quarto posto, è una di quelle squadre che si è maggiormente rafforzata a prescindere da lui, che comunque è davvero un giocatore importante». Non può comunque lamentarsi Rossi, visto che si è ritrovato in organico Zarate, che come il genoano pare una sorta di re-Mida del gol. «Comunque - aggiunge lallenatore della Lazio - per mettere in difficoltà il Genoa dovremo tenere alti i ritmi, ribattendo azione su azione anche perchè, a differenza di altre avversarie, verrà a giocarsi la partita».
Il tecnico (che ha anche smentito qualsiasi angoscia legata al rinnovo contrattuale) dovrà rinunciare allo squalificato Ledesma e lo sostituirà con Dabo («Ousmane ha la capacità e l'esperienza per giocare in quella posizione, anche se è abituato a posizionarsi sul centro-destra»), ma non presenterà dal primo minuto Rocchi («Tommaso sta molto meglio, ora non è più un discorso di problemi fisici, ma solo tecnico»). Ieri lattaccante veneziano è stato schierato tra le riserve, il tecnico biancoceleste ha optato per il tridente Foggia-Zarate-Pandev, che tanto bene aveva fatto nella prima parte della stagione quando il capitano biancoceleste doveva recuperare dallinfortunio subito alle Olimpiadi. E Rocchi non ha nascosto un certo disappunto per lesclusione dallundici iniziale. Con lassenza di Siviglia - problemi al flessore del bicipite femorale della coscia sinistra - Rossi innesterà nello scacchiere Cribari, che torna titolare dopo diverse settimane e un presunto contrasto con il tecnico. Laltro squalificato Radu sarà sostituito da Kolarov.
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