Lazio, Rossi va via: domani l’ufficialità

Tutto rinviato a domani. Fino ad allora - indiscrezioni e voci di corridoio a parte - sarà difficile farsi dire da Lotito o da Delio Rossi come è andata la chiacchierata che i due hanno avuto ieri pomeriggio a Villa San Sebastiano. Nessuna indiscrezione, vige il top secret.
A svelare l’arcano ci penserà una conferenza stampa, programmata al centro sportivo di Formello. Neanche a dirlo, sono due le ipotesi: il tecnico potrebbe approfittare dell’occasione per salutare i tifosi dopo quattro anni sulla panchina biancoceleste; oppure, a sorpresa potrebbe essere annunciato il rinnovo del contratto. Gli scommettitori assicurano che il destino è segnato da un pezzo, Ballardini (che ha rescisso col Palermo) e Giampaolo (che vorrebbe rescindere con il Siena) sono accreditati per la successione. In pochi credono alla conferma del trainer di Rimini, anche se i romantici del football vagheggeranno fino a domani un finale da libro cuore. Chiacchiere di corridoio particolarmente accreditate spiegano anche che il signor Delio è stato avvicinato dal Torino (Cairo lo preferirebbe a Mazzarri), secondo alcune radio potrebbe andare in Spagna, magari su una di quelle panchine che aspettava Walter Zenga, accasatosi al Palermo. Rossi era comunque scuro in volto all’uscita dell’eremo di Lotito, segno quasi evidente d’una rottura. Non scommettere stavolta è d’obbligo, si rischierebbe una topica clamorosa. Scavalcata la chiacchierata fra gestore e mister, i riflettori vengono inevitabilmente puntati sul mercato. Perchè il vecchio cuore biancoceleste ha bisogno di sognare, di smaltire le tossine d’una stagione sotto tono nonostante la conquista della coppa Italia. Soprattutto, perchè vuole capire come sarà sostituito il partente Pandev, la cui decisione d’abbandonare Formello può essere considerata preistoria. Per lui nessuna proposta ufficiale.
Da tenere sott’occhio poi la questione Matuzalem. Ieri Umberto Fusco, procuratore del brasiliano, ha spiegato che «c’è una buona notizia, il Saragozza è a un passo dalla promozione nella Liga» e dunque, logica conseguenza, «ci sarà una disponibilità differente nella negoziazione». Poi ha aggiunto: «Stiamo cercando di smussare tutte le distanze tra le parti con lo scopo di centrare la soluzione che a noi sta più a cuore, ossia la permanenza nella Lazio». Infine, il ritorno di Nedved: è ancora una chimera.

Il calciatore sta decidendo se continuerà o meno a giocare e la piazza laziale è divisa. Non tutti sono euforici per il ritorno del ceco. Se proprio dovesse esserci un amarcord, I biancocelesti preferirebbero di gran lunga Juan Sebastian Veron.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica