Lazio A Udine modulo a due punte Pandev recupera e va in panchina Rossi: «Partita delicata come altre»

La più difficile delle sfide. Udinese-Lazio non può che essere immortalata in maniera così drastica da chi segue le vicende del vecchio cuore biancoceleste. Perché affrontare a domicilio una squadra ferita a ripetizione nelle ultime domeniche (5 ko di fila) se da una parte fa diminuire le paure e le apprensioni (chissà… magari l’Udinese non è poi così forte!), dall'altra fa pensare che per la legge dei grandi numeri prima o poi i friulani ricominceranno a far punti. E se poi si considera che alla formazione di Delio Rossi è spesso riuscita l’impresa di far resuscitare squadre che parevano allo sbando, non è che ci sia da stare così allegri.
Scaramanzie a parte, Rossi sI è rinfrancato nelle ultime ore con le news provenienti dall’infermeria: Pandev è recuperato, l’infiammazione alla zona inguinale è superata e il macedone è partito con la squadra per Udine, anche se è molto probabile che oggi partirà inizialmente dalla panchina. Per la cronaca, nell’ultimo test il romagnolo ha provato in difesa Belleri a destra, Rozenhal e Cribari centrali e Radu a sinistra; a centrocampo ha sperimentato il modulo a quattro con Lichtsteiner, Dabo, Ledesma e Del Nero e in attacco ha schierato il duo Zarate-Rocchi. Dubbio Lichtsteiner a parte, dovrebbe essere questo lo schieramento di partenza contro la banda-Marino, mentre per l’ex bianconero Mauri si dovrebbe profilare la panchina. Fuori dal lotto De Silvestri, Siviglia e Matuzalem, fermi ai box per infortunio.
«È una partita delicata come tutte d’ora in poi», ha spiegato il tecnico laziale, pronto a ribadire che «Lazio e Udinese sono due squadre che stanno vivendo un momento particolare». Rossi, che ha ipotizzato il ritorno al 4-4-2 («è una possibilità, devo mettere in campo la formazione migliore in base alla condizione dei miei. Anche le caratteristiche degli avversari sono importanti, ma devo fare i conti con i miei giocatori»), ha poi sintetizzato il suo concetto sugli antagonisti: «L’Udinese è forte, ma dobbiamo pensare a fare noi la gara: sia la Lazio che loro possono fare risultato con tutti, sono sotto solo tre-quattro squadre come qualità».
Il tecnico ha spiegato ancora una volta che non esistono controversie con Rocchi («se le polemiche sono fatte per il bene della squadra ben vengano, l’importante è che ci guadagni sempre la Lazio») e aggiunto che «devo cercare di trovare l’equilibrio a centrocampo giocando con 3 punte». Poi, sul momentaccio della squadra: «Abbiamo iniziato bene e ora abbiamo frenato, ma l’importante è centrare l’obiettivo prefissato: arrivare subito dietro le grandi, ma a fine campionato». E ancora: «Siamo in linea con i nostri obiettivi, ora bisogna tirare fuori gli attributi e recuperare fiducia con i risultati. Tutto può succedere, anche per il quarto posto, ma aspettiamo marzo: è lì che si decidono i campionati».
Finale dedicato all’imminente mercato di riparazione. Makinwa si è sfogato («così non mi diverto, potrei andare via entro gennaio») con un redattore del sito inglese Sport.co.uk e potrebbe finire all’Everton o al West Ham, anche se pare che gli ellenici del Paok Salonicco avrebbero già trovato l’accordo col giocatore per il prossimo semestre.

I greci offrirebbero in cambio a Lotito un’opzione per il difensore centrale Pablo Contreras, trentenne cileno con contratto in scadenza nel 2011. Il difensore ha giocato nel Monaco, nel Celta e nell’Osasuna, dove ha ottenuto il passaporto spagnolo, particolare che permetterebbe di tesserarlo come comunitario.

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