Lega, campanello d’allarme. E la Stalingrado italiana è fedele al Pd

Nonostante gli scandali e le inchieste che negli ultimi mesi hanno coinvolto la Stalingrado d’Italia e la sinistra che per anni l’ha governata, per la Lega e il Pdl la corsa alle prossime amministrative di Sesto San Giovanni si preannuncia in salita. A rivelarlo è un sondaggio commissionato dal Partito Democratico e realizzato da Swg, istituto demoscopico chiamato a descrivere il probabile orientamento degli elettori sestesi. Ed ecco cosa è emerso.
Nel sondaggio condotto su 700 cittadini di Sesto San Giovanni il 16 e il 17 aprile scorsi, ad essere in vantaggio nelle preferenze è la candidata Monica Chittò - sostenuta oltre che dal Partito Democratico anche da Sinistra e libertà, Italia dei valori, Federazione sinistra e Socialisti -, che nelle intenzioni di voto è accreditata di un margine compreso fra il 51 e il 55 per cento delle preferenze. Insomma, sarebbe una vittoria al primo turno. Molto distante Franca Landucci, sostenuta dal Popolo delle libertà e la Destra, che si ferma a una quota compresa fra il 16 e il 20 per cento. A seguire, Gianpaolo Caponi (Sesto nel cuore e Terzo polo per Sesto, 7-11%), Alessandra Aiosa (lista Giovani Sestesi (5-7%), Celestino Pedrazzini (Lega Nord, 4-6%), Orazio La Corte (Lista per Sesto, Ecologisti e Reti civiche), Serena Franciosi (Movimento 5 stelle di Beppe Grillo, 2-4%), e infine Gianluca Nuccini (LIsta per Sesto 2012, 1-3%).

Anche a pescare tra gli indecisi - che al momento raggiungono la soglia del 18 per cento - la battaglia elettorale per la Lega e il Popolo delle libertà sembra essere tutt’altro che agevole. E non consola nemmeno il margine di errore stimato da Swg al 3,5 per cento. Insomma, il centrodestra sembra partire molto indietro nonostante gli scandali che hanno travolto la sinistra.

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