Lega «Meglio febbraio a targhe alterne»

«Se si parla di emergenza e visto che la salute viene prima di ogni altra cosa, meglio che per tutto il mese di febbraio si circoli a targhe alterne». Il capogruppo della Lega Matteo Salvini critica il piano anti-smog che il sindaco metterà in campo con l’ordinanza anticipata ieri alla giunta. E suggerisce come misura tampone un mese di circolazione a targhe pari o dispari, «se lo annunciamo adesso i milanesi e chi viene da fuori per lavoro avranno il tempo di organizzarsi e non li costringeremo a tenere in mano il tabellino per sapere se possono circolare oppure no». Il lumbard contesta il «meccanismo un pò complicato» che entrerà in vigore con l’ordinanza, con le due fasi (dopo 12 e 18 giorni di polveri off limits) e le relative contromisure. E pure le domeniche a piedi: «Non sono utili alla salute, al massimo possono avere valore educativo. Ma la Lega Nord non è il partito dell’auto, a prescindere dell’emergenza smog per noi il centro dovrebbe essere chiuso una volta per tutte». Anche il Codacons chiede al sindaco di «sperimentare le targhe alterne a febbraio, durante i giorni feriali» e di fissare già due domeniche senz’auto il 30 gennaio e 6 febbraio, senza attendere il termometro del Pm10.
Ambientalisti e associazioni ecologiste bocciano il piano lanciato dal Comune: il verde Enrico Fedrighini lo definisce «timido e confuso», per il vicedirettore di Legambiente Andrea Poggio «chiedere le domeniche a piedi mentre i livelli di Pm10 sono in discesa è come chiudere la stalla quando i buooi sono scappati».

L’ex assessore alla Mobilità Edoardo Croci boccia i blocchi domenicali come strumenti «che fanno parte di una generazione passata per il loro modesto effetto». Gli ribatte il vicesindaco Riccardo De Corato che ha assunto da fine 2009 ha assunto le deleghe alla Mobilità: «Per Croci sono interventi timidi? Lui in condizioni peggiori non ha avuto il coraggio di prenderli».

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