Golpista sarà lei. Così la Lega Nord «al signor sindaco di Rapallo». Che Armando Ezio Capurro avrebbe fatto una guerra senza esclusione di colpi (bassi), il centrodestra deciso a ottenerne la testa se lo aspettava. «A tutto cè un limite, però» si son infuriati ieri il capogruppo del Carroccio Alessandro Puggioni e il consigliere Stefano Foni. Su un quotidiano locale cera il primo cittadino che da una parte si offriva di siglare un patto con i rapallesi, dallaltra parte puntava il dito sui traditori, e cioè loro, Puggioni e Foni rei di esser passati allopposizione «quando invece avrebbero dovuto dimettersi». Usa la parola «golpe», il sindaco, che però non aveva protestato contro le mancate dimissioni di Maurizio Roncagliolo, forse perché lesponente dellUdc e della lista La tua Rapallo era passato dallopposizione alla maggioranza. I due leghisti, ieri hanno rispedito al mittente le accuse: «Golpe è un termine che nelluso comune è sinonimo di colpo di stato perpetrato per impadronirsi del potere. Noi, al contrario, il potere lo lasciamo per restituire la parola ai cittadini, mentre chi ci accusa lavora per rimanere al comando pur non avendo più i numeri, cercando di trovare una nuova maggioranza diversa da quella con cui era stato eletto e che quindi non avrebbe alcuna legittimità popolare».
Quanto alla richiesta di dimissioni: «Giriamo la stessa richiesta al signor sindaco, e replichiamo che il nostro dovere di consiglieri comunali è di esercitare un controllo politico-amministrativo delloperato del signor sindaco e della giunta comunale, ed è proprio limpossibilità ad espletare il nostro mandato la causa principale che ci ha spiunto a lasciare la maggioranza del professor Armando Ezio Capurro».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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