RomaNon si placa la bufera sollevata dalle dichiarazioni del cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone su pedofilia e omosessualità, contestate ieri dal portavoce del ministero degli Esteri francese, Bernard Valero, che ha definito un «amalgama inaccettabile» la correlazione citata dal porporato due giorni fa durante una tappa del suo viaggio in Cile.
Ieri, ancora una volta, è toccato al direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, gettare acqua sul fuoco, spiegando che «le autorità ecclesiastiche non ritengono di loro competenza fare affermazioni generali di carattere specificamente psicologico o medico». Lombardi ha fatto riferimento ai dati presentati in unintervista ad Avvenire dal promotore di Giustizia della Congregazione per la dottrina della fede, Charles Scicluna, citando il dato statistico riferito agli abusi su minori da parte del clero, «in cui si parlava di un 10% di casi di pedofilia in senso stretto, e di un 90% di casi da definire piuttosto di efebofilia (cioè nei confronti di adolescenti), dei quali circa il 60% riferito a individui dello stesso sesso e il 30% di carattere eterosessuale. Ci si riferisce qui evidentemente alla problematica degli abusi da parte di sacerdoti e non nella popolazione in generale».
Dunque, lascia intendere il portavoce vaticano, il Segretario di Stato non intendeva fare alcuna generalizzazione indebita: si riferiva invece alle statistiche riguardanti esclusivamente il clero. La chiarificazione di Lombardi, come pure il giorno prima le parole del cardinale sullargomento contenute in unintervista radiofonica, non sono state riportate da LOsservatore Romano. Vale la pena anche di ricordare, di fronte alle dichiarazioni di Parigi, che il segretario generale aggiunto del ministero è Jean-Loup Kuhn-Delforge, attivista gay, proposto a suo tempo dal governo francese quale ambasciatore presso la Santa Sede ma che nel 2008 non ottenne il gradimento vaticano. Non è escluso che nel tempestivo intervento francese contro Bertone, che è il capo della diplomazia pontificia, queste circostanze possano aver avuto qualche peso. Ieri intanto larcivescovo di Malta ha incontrato 7 delle vittime che hanno subito abusi da parte di sacerdoti negli anni Ottanta, quando erano ospiti di un orfanotrofio. Il gruppo ha presentato una lettera chiedendo un incontro privato con Benedetto XVI durante la visita a Malta che si svolgerà sabato e domenica prossimi. Nei giorni scorsi padre Lombardi aveva parlato della disponibilità di Ratzinger a incontrare le vittime lontano dalle telecamere, come peraltro il Papa aveva già fatto nel corso dei suoi viaggi negli Usa e in Australia.
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