Cronache

La legge del Far West sui treni liguri

Chiara Ennas

Ennesimo episodio di ritardi, ma questa volta non per negligenza del personale di Trenitalia. Questi giorni infatti sono stati assai convulsi per il traffico ferroviario a causa del comportamento vandalico di alcuni extracomunitari, che non hanno accettato di buon grado le multe imposte a chi sale sul treno da «free rider», senza cioè pagare il biglietto.
Ne sono successe di tutti i colori, e a farne le spese non sono solo i controllori aggrediti, ma migliaia di passeggeri costretti a subire ritardi oltre i settanta minuti o addirittura la soppressione dei treni. Tutto ciò si aggiunge ai disagi nel Levante, già previsti da lungo tempo, dove sta avvenendo la sostituzione della linea elettrica ad alta tensione. Ma i ritardi derivati da questi lavori in corso non sono nulla in confronto agli atti di vandalismo, quali la rottura di un finestrino, come è accaduto nella serata di due giorni fa nell’Intercity diretto a Sestri Levante, che naturalmente comportano l’intervento del personale delle ferrovie e in alcuni casi della Polfer. Sempre due giorni fa, il traffico è stato rallentato dal ritrovamento da parte delle guardie forestali di un ordigno nel Parco delle Cinque Terre, fatto poi brillare dagli artificieri.
Non finisce qui: nel pomeriggio di martedì infatti il sistema di scambio tra Genova Brignole e Quarto si è bloccato, e sono occorse più di due ore perchè si tornasse alla normalità.
É però l’esplosione della pessima abitudine di non pagare il biglietto e di aggredire i controllori a preoccupare il personale e i passeggeri, che secondo il Maggiore D’Agostino, dei Carabinieri della stazione di Santa Margherita e che ha sotto la sua giurisdizione da Nervi a Zoagli, è un «fatto di cultura, prima ancora che di abitudine». La Polfer è stata costrettà martedì ad intervenire perchè un controllore era stato assalito da un gruppo di passeggeri, palesemente «abusivi». Ovviamente il convoglio, che viaggiava nel tratto La Spezia-Milano, è stato fatto fermare e il ritardo ha raggiunto i quarantacinque minuti. Il record tuttavia è stato raggiunto ieri, e non per qualche guasto, ma perchè due extracomunitari, sprovvisti sia di documenti che di biglietto, hanno aggredito il controllore e si sono dati alla fuga. All’immediato arrivo dei carabinieri i due extracomunitari sono stati visti allontanarsi, in direzione di una galleria: la fuga di uno di essi è terminata subito, mentre l’altro ha proseguito fino alla fine del tunnel, dove è stato poi preso. La rapidità dell’intervento però non è bastata ad evitare l’interruzione del traffico, la conseguente soppressione di ben dodici treni e ritardi fino a 77 minuti, per gli altri convogli che avrebbero dovuto transitare nel tratto interessato dall’incidente e anche in quello fra Genova e Ventimiglia.
I due immigrati sono ora in stato di fermo, per permettere la conclusione degli accertamenti.

Fra cinque giorni potrebbero essere espulsi dal territorio nazionale, sempre che non si scoprano altri reati, situazione per la quale potrebbe profilarsi anche il carcere.

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