Cronaca locale

Il leghista Boni: «Dialogo? Non vanno d’accordo nemmeno tra di loro»

Davide Boni, la moschea a Milano?
«Non è un progetto fattibile».
Gli islamici vogliono solo pregare.
«Con tutto il rispetto per chi vuol pregare».
Rispetto, ma niente moschea.
«Milano è una città piccola, ha già una storia urbanistica e architettonica tradizionale».
Vero che lei è stato assessore all’Urbanistica in Regione. Ci avrete pensato.
«Ho grandi dubbi che qui si possa fare una moschea come a Roma. Non ci sono gli spazi».
Magari sforzandosi un po’.
«Soprattutto non ne vedo l’esigenza».
Ecco il leghista.
«È la richiesta di 3-4mila persone su un milione e 300mila abitanti».
Sono una religione, vorrebbero un luogo di culto.
«Se lo diamo a loro, allora dovremo darlo alla chiesa avventista del settimo giorno. E perché no agli induisti o ai sikh?».
Si va verso una soluzione fatta di piccole moschee in diversi quartieri.
«Intanto dico che tutte le piccole moschee irregolari che ci sono oggi vanno immediatamente chiuse».
La giunta Pisapia vorrebbe renderle regolari.
«Il grave è che con l’incontro a Palazzo Marino hanno dato legittimità e riconoscimento a realtà che, invece, non dovrebbero nemmeno esserci».
Si è aperto un dialogo.
«Ma se non dialogano nemmeno fra di loro. Litigano tra viale Jenner e via Padova, tra salafifiti e alawiti».
Pregano uno stesso Dio.
«E noi mica possiamo dargli una moschea per ogni organizzazione».
Si può cominciare a cercar di capire di cosa abbiano bisogno.
«E poi cosa facciamo? Interventi urbanistici ad personam? Perché fare una mosche significa stravolgere un quartiere».
Pisapia l’ha messo nel programma con cui ha vinto le elezioni.
«Poi perché le organizzazioni musulmane vanno da Pisapia e non dal prefetto?».
Non è faccenda di ordine pubblico.
«Non saranno tutti terroristi, ma in molte moschee i terroristi sono passati».
Riunirli in un’unica moschea forse li renderebbe più controllabili.
«Non è un problema di moschea. Sappiamo bene che i terroristi non frequentano quelle ufficiali, ma gli scantinati».
Nessuna apertura?
«Il problema è che le moschee non vanno in centro, ma nei quartieri periferici».
E allora?
«Si sommano problemi sociali a problemi sociali. Pisapia vada a vedere cosa succede già in viale Jenner o via Padova.

Esca da Palazzo Marino e ascolti cosa ne pensa chi ci vive».

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