Legittima difesa, paga la Regione

Legittima difesa, paga la Regione

Un progetto di legge per istituire un fondo di aiuto ai cittadini che finiscono a processo con l'accusa di eccesso di legittima difesa con cui pagare loro il patrocinio legale. A presentarlo il capogruppo della Lega Massimiliano Romeo e il consigliere Fabio Rolfi che ieri al Pirellone hanno spiegato di voler difendere «i cittadini onesti che lo Stato non difende». Se i tre articoli della proposta fossero approvati, la Regione si accollerebbe attraverso la finanziaria Finlombarda le spese legali per quegli imputati per eccesso di legittima difesa che abbiano un reddito lordo annuo compreso fra 10.700 e 70mila euro. E questo in ogni grado di giudizio. Ma requisito fondamentale, per il Carroccio, è la residenza in Lombardia da «almeno 15 anni» e la dotazione finanziaria iniziale è stata fissata a 200mila euro. «Questo progetto di legge - ha spiegato il consigliere Rolfi - afferma un principio di buon senso: chi è vittima della delinquenza non può essere punito anche dalla giustizia. Difficilmente chi si trova un ladro in casa nella notte riesce a valutare la proporzionalità della reazione a un'aggressione». E Romeo spiega di aver «chiesto sostegno agli altri capigruppo, per far sì che diventi una proposta di maggioranza» e così estendere il patrocinio gratuito oggi riservato a chi ha un reddito sotto i 10.766 euro. «Il segnale politico è chiaro - aggiunge Rolfi - Mentre a Roma c'è chi libera i delinquenti, in Lombardia difendiamo la gente onesta. Noi vogliamo tutelare i cittadini esasperati che difendono l'incolumità propria o dei famigliari da ladri e farabutti e subito si ritrovano coinvolti in lunghi procedimenti penali accusati di omicidio o di eccesso di legittima difesa. Nel giro di pochi minuti la vittima diventa colpevole». Un pensiero anche ai rappresentanti delle forze dell'ordine che «per aver svolto il proprio dovere non ricevono medaglie, ma finiscono sotto processo». Aggiungendo il timore per una possibile escalation dei furti a causa dell'approvazione della legge «salvacarceri» con relativo peggioramento della sicurezza. «La nostra proposta di legge rappresenta la giusta risposta di una istituzione pubblica che vuole essere vicina ai propri cittadini».
Immediata la reazione della sinistra. «La Lega - attacca il segretario lombardo del Pd Alessandro Alfieri - strumentalizza la paura e riesce a farlo in modo discriminatorio». Perché, aggiunge, «non capisco che cosa abbiano fatto i piemontesi e i veneti che vivono in Lombardia per meritarsi tutte le volte di essere esclusi dalle proposte della Lega. Non dovrebbero essere anche loro cittadini della macroregione?».

Per Lucia Castellano (Patto civico) «se eccedi nel difenderti, ma in Lombardia ci abiti soltanto da 14 anni, le spese processuali restano affari tuoi. È davvero incredibile come la Lega riesca a fare propaganda nella propaganda».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica