Roberto Fresi
L'identificazione passa spesso attraverso scelte complesse, difficili, talvolta apparentemente poco comprensibili, ma assolutamente logiche se dettate dall'ascolto del mercato e dall'analisi del proprio percorso storico. Ebel, nei suoi 107 anni di attività, ha cercato con ostinazione l'equilibrio tra estetica e funzionalità, un concetto, questo, «tecnicamente» più adatto a vestire la personalità femminile, anche se un simile aspetto è emerso gradualmente nel tempo, fino a manifestarsi in tutta la sua ineluttabilità. Il messaggio è stato colto dal Presidente Flavio Pellegrini, in carica dall'inizio del 2014, convinto da numeri inequivocabili, quale, ad esempio, il 75% del fatturato costituito da esemplari muliebri.
E, conseguentemente, la scelta coraggiosa è stata quella di trasformare la collezione iconica della Casa, la Sport Classic, nata nel 1977 per soddisfare un pubblico maschile, in orologio precipuamente femminile.
Così, quella inconfondibile cassa esagonale sinuosa e morbida, accompagnata da cinque viti funzionali secanti la lunetta e dal bracciale con maglie ad onda dal comfort unico, oggi è stata onorata da una nuova serie - evento estremamente significativo nel percorso della Maison -, in cui spiccano varianti per signora come quella da 29 mm, al quarzo (in foto), in acciaio e oro giallo e originale quadrante avorio con otto indici in diamanti e numeri romani applicati ai quarti. Delicato, prezioso, funzionale, in una parola, femminile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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