L'ennesimo agosto d'inferno: prezzi alti e servizi ridotti al lumicino

Il Codacons stila la mappa dei disservizi cittadini: dal bus che non passa al negoziante che improvvisamente sparisce e abbassa la serranda fino al medico in fuga

Le vacanze (purtroppo non il caldo) sono quasi finite, ma per tanta gente non sono mai cominciate. Sono sempre di più quelli che passano il mese di agosto in città, o perché avevano già fatto le loro ferie precedentemente o perché ci hanno dovuto rinunciare. Tutti si preoccupano di come gli italiani passano le vacanze, pochi di come trascorrono l'estate queste persone sfortunate. Ma quali sono i problemi maggiori per chi resta in città? Il Codacons ha raccolto, come ogni anno, tutte le lamentele a noi pervenute di chi è rimasto in città e ha stilato una classifica. Al primo posto i prezzi alti. Anche i pochi negozi rimasti aperti in città non turistiche hanno approfittato della minor concorrenza per alzare velocemente i prezzi, per non parlare dei pubblici esercizi, dai ristoranti ai locali. Al secondo posto delle lamentele i servizi pubblici a orario ridotto, dal dottore di fiducia in vacanza al comune che fa orario continuato ed è chiuso di pomeriggio (problema più sentito in provincia che non in grandi città come Milano e Roma). Poi la televisione piena zeppa di repliche e di programmi stupidi. Per molti anziani che soffrono il caldo, una volta che i parenti sono andati in vacanza, la televisione è l'unico svago possibile. Ancora una volta in testa alle lamentele è Raiuno colpevole di aver replicato ininterrottamente per la duecentesima volta Il commissario Rex, La signora in giallo, Derrick, Le sorelle McLeod. Al quarto posto i negozi chiusi per ferie e al quinto le difficoltà legate ai mezzi di trasporto, o per l'afa o perché non arrivano mai.
Seguono i lavori in corso, le multe ed i ristoranti, colpevoli di servire dopo ore di attesa, di dare cibo scadente o porzioni minuscole. In nona posizione le truffe (dagli artigiani disonesti ai tassisti che non applicano le tariffe fisse) ed in decima posizione gli schiamazzi notturni». Lo comunica, in una nota, il Codacons. «Di seguito la top ten - prosegue la nota - Prezzi alti (benzina, ombrelloni, ristoranti....

); Servizi pubblici ridotti (comuni con orario ridotto, dottori in vacanza); Televisione (repliche su repliche); Negozi chiusi e artigiani assenti per ferie; Trasporti (afa sui mezzi, bus che non arrivano mai); Lavori in corso; Multe (sosta vietata, autovelox); Ristoranti (attese esagerate, cibo scadente, servizio scarso); Truffe (idraulici cari, truffe anziani, tassisti che non applicano la tariffa fissa) Schiamazzi notturni». Allegria.

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