Leon: «Borriello, cadi di più. Ci servono punizioni»

Mezz’ora di allenamento in un fazzoletto di campo: quattro squadre, tutti contro tutti. Tocchi di prima e palla bassa in un vorticoso torello non privo di ingaggi ad alta tensione, sotto agli ordini di Giampiero Gasperini. Alle parole di Borriello e a quelle di Leon («col Siena sarà una battaglia e pure una brutta partita») seguono i fatti. Il Genoa si prepara così, con tanta concentrazione, ad una sfida tattica in cui il tecnico rossoblù s’immagina di non poter contare su molti spazi. Per questo Gasperini ieri ha fatto calciare i suoi attaccanti Borriello, Sculli, Di Vaio, Figueroa e Papa Waigo un centinaio di volte dal limite dell’area. Il Genoa nelle ultime 7 gare ha conquistato solo tre punti e non vince da due mesi. L’obiettivo è uno solo, come spiega Leon: «Dobbiamo commettere meno errori (parlo anche del reparto offensivo) e avere pazienza, prevedo un match complicato e duro. Ma siamo obbligati a vincere».

Leon stuzzica anche Borriello quando qualcuno gli chiede come mai il Genoa non usufruisce di molte punizioni da fuori area: «Forse perché Marco pensa a pettinarsi invece che a cadere. Naturalmente scherzo. Piuttosto penso che noi facciamo un gioco frenetico, cercando la giocata tendiamo ad evitare il contatto con i marcatori. Con il Siena i tiri su punizione potrebbero servirci».

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