Leonka, sgombero numero 17 Appello bipartisan: «Si decida»

IL CONFRONTO De Corato: «Niente dialogo finché viene usata la violenza»

Leonka, sgombero numero 17 Appello bipartisan: «Si decida»

Leoncavallo, la storia si ripete. È fissato per mercoledì l’ennesimo appuntamento tra il centro sociale di via Watteau e il messo comunale. Sgombero numero 17 che probabilmente verrà ancora rinviato. Ieri intanto i consiglieri comunali di maggioranza (Aldo Brandirali di Forza Italia) e di opposizione (David Gentili e Pierfrancesco Majorino del Pd, Francesco Rizzati del Pdci) hanno lanciato un appello bipartisan per invitare l’amministrazione a sbloccare la situazione. «Invitiamo il sindaco - attacca David Gentili, consigliere comunale del Pd - a prendere una posizione chiara. C’è un assessore che è stato delegato a risolvere la questione, Giovanni Terzi, ma che non ha alcun potere decisionale. La soluzione è a portata di mano, manca solo la volontà politica».
Martedì intanto il Leoncavallo annuncerà i lavori di messa a norma: «Presenteremo la ristrutturazione funzionale e gestionale del centro sociale - spiega Daniele Farina, storico portavoce di via Watteau -. La soluzione è a portata di mano, il Leoncavallo è andato avanti, è la politica che sgattaiola di qua e di là».
Quale la soluzione? Il proprietario dell’area su cui sorge l’ex cartiera occupata, la famiglia Cabassi, sembra essere disponibile a concedere la struttura in affitto, in cambio di un’altra area edificabile. Il Comune però non è disponibile a trattare: «Finché il Leoncavallo non indice un’assemblea pubblica in cui, presenti il sindaco e i rappresentanti di tutte le forze politiche, abiura la violenza come strumento di lotta politica per noi non se ne fa nulla» replica secco il vicesindaco di An, Riccardo De Corato. Giovanni Terzi, capodelegazione di Forza Italia in giunta e assessore ai Giovani, ribadisce il concetto: «Finché il Leoncavallo non si mette in regola, per noi non si può aprire il dialogo. Quando il centro diventerà un’associazione, come tutte le altre, allora vedremo cosa fare. Chi è violento non viene premiato dal Comune. E poi mi chiedo - conclude Terzi - perché il presidente della Provincia Filippo Penati, vicino politicamente ai militanti, non cerca di risolvere la questione».


Su un altro versante, però, sembra che i rapporti tra leoncavallini e Comune si stiano avvicinando: dopo la dichiarazione dell’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory della settimana scorsa, che si era dichiarato disponibile a incontrare i rappresentanti del centro sociale per discutere di iniziative culturali, i leoncavallini hanno preso appuntamento per i primi di dicembre: «Presenteremo all’assessore - spiega Farina - le nostre iniziative culturali». Intanto è partito all’indirizzo di Finazzer Flory l’invito ufficiale per la Terra Trema, la rassegna enologica che si terrà in via Watteau il prossimo week end.

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