Alla luce dei recenti fatti di cronaca ci si interroga sempre più spesso sulla sicurezza delle pratiche mediche finalizzate a migliorare l'aspetto estetico. Per fare chiarezza abbiamo rivolto alcune domande al dottor Matteo Tretti Clementoni, specialista in chirurgia plastica e ricostruttiva.
È vero che le «complicanze» sono in aumento?
«Tutte le pratiche mediche possono averne. In medicina estetica la loro incidenza è veramente molto bassa solo se si fa riferimento a veri specialisti del settore. L'uso d'ottimi materiali e sofisticate apparecchiature combinati con l'esperienza di un valido operatore abbattono decisamente gli effetti collaterali. Materiali certificati e apparecchiature ad alto contenuto tecnologico (e per questo costosi) rendono i trattamenti sicuri. Al contrario, materiali di dubbia provenienza o apparecchiature a basso contenuto tecnologico espongono a maggiori rischi. Il medico (e quindi non altre figure professionali) che s'aggiorna di continuo e usa i materiali e le tecnologie migliori è certamente il professionista che ha il minor numero d'effetti collaterali».
Tra i trattamenti più richiesti per ringiovanire il viso, quali i più invasivi e quali i più sicuri?
«La tendenza, oggi, è quella di eseguire trattamenti il meno invasivi possibile. Tossina botulinica, filler e trattamenti laser sono quelli più richiesti. La tossina botulinica se correttamente inoculata è un farmaco estremamente sicuro e i rarissimi effetti collaterali dipendono esclusivamente dall'operatore e non dal farmaco. La scelta di un ottimo filler e il suo corretto impianto estremamente di rado determinano l'insorgenza di effetti avversi. I laser meritano una più ampia descrizione. Sono, infatti, sorgenti d'energia che, quando emessa, impatta la pelle allo scopo di colpire un obiettivo. Le più recenti apparecchiature sono in grado di colpire in modo selettivo differenti obiettivi lasciando indenni i tessuti circostanti. Ogni laser (o più propriamente ogni lunghezza d'onda) ha un proprio specifico obiettivo e quindi l'elemento che più di tutti innalza il livello di sicurezza è quello di scegliere la corretta lunghezza d'onda per ogni determinato obiettivo. Ciò implica avere a disposizione un elevato numero di apparecchiature se si vogliono trattare problematiche dermatologiche e/o cosmetiche differenti».
Come scegliere il medico e la struttura giusta?
«In sintesi, ritengo che si debba dubitare di trattamenti a basso costo eseguiti da operatori non esperti e ci si debba affidare a strutture che presentino affidabili ed esperti professionisti, in grado di utilizzare i migliori materiali e le tecnologie più sofisticate».
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