L'India, la Cina e la Russia, paesi nei quali il consumo di nocciole è pressochè sconosciuto o scarsamente diffuso, sono i mercati da conquistare per rilanciare un prodotto sì in difficoltà, ma non in affanno come la gran parte dei comparti agricoli. È una delle principali indicazioni scaturite dal summit Ue-Turchia sulla nocciolicoltura in corso a Caprarola, in provincia di Viterbo, promosso da Confagricoltura, Cia e Fedagri-Confcooperative.
Durante il dibattito, al quale partecipano alcuni alti funzionari del ministero all'Agricoltura di Ankara e una ventina di delegati dell'Unione Europea, è stata lanciata l'idea di concentrare la promozione delle nocciole sui nuovi mercati emergenti.
Per quanto riguarda la remuneratività della nocciolicoltura, i promotori del summit hanno spiegato che il prezzo medio al quintale praticato in Italia nella stagione 2009-2010 è stato di 180-200 euro al quintale e che tutta la produzione è stata commercializzata.
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