L'evoluzione del sistema Start&Stop e l'esclusivo mix «ibrido-diesel»

La più diffusa tra le tecnologie Peugeot per la riduzione delle emissioni è la micro-ibridazione e-Hdi che è attualmente disponibile per molte versioni diesel della gamma della Casa francese. Definirla un'evoluzione del sistema Start& Stop è riduttivo, anche se questo dispositivo è stato abbinato per la prima volta a un motore diesel proprio da Psa Peugeot Citroën ed è quindi il gruppo transalpino a possederne la conoscenza necessaria per renderlo ancora più efficace. Sulle versioni e-Hdi il propulsore diesel è abbinato a un alternatore reversibile di seconda generazione, a un dispositivo e-booster della batteria e a un sistema elettronico di recupero dell'energia in fase di rilascio.
L'alternatore consente una riaccensione molto più rapida e più silenziosa del motore che si spegne prima del completo arresto del veicolo, allungando così il tempo in cui le emissioni sono azzerate. Il sensibile risparmio, in termini di carburante, è visibile su uno strumento, collocato nel quadro, che conteggia, i minuti trascorsi a motore spento. Tra i vantaggi collaterali offerti dall'e-Hdi c'è il servosterzo che, a differenza degli S&S tradizionai, rimane attivo anche quando il motore non gira e fa sì che alla riaccensione non si avvertono strappi fastidiosi sul volante attraverso cui è possibile impostare la direzione corretta per il momento in cui l'auto è pronta a ripartire. Con la tecnologia microibrida si ottengono dunque significative riduzioni dei consumi: la 208 con l'1.4 e-Hdi da 68 cv, infatti, consuma soltanto 3,4 litri di gasolio per percorrere 100 km (87 g/km di CO2), poco di più (3,8) se equipaggiata del più potente 1.6 e-Hdi da 115 cv, un motore decisamente parsimonioso anche sulla grande 508 (la prima Peugeot dotata di tecnologia e-Hdi) che in questa versione consuma, nel ciclo combinato, 4 litri/100 km.
Per l'ammiraglia di casa, per essere ancora più responsabili nei confronti dell'ambiente, è poi proposta la soluzione Hybrid4 sulla versione berlina e sulla tuttoterreno Rxh. Si tratta dell'esclusiva tecnologia ibrido/diesel (Peugeot è stato il primo costruttore a dare vita a questo connubio) che sfrutta il motore elettrico non soltanto per ridurre i consumi quando lavora insieme a quello termico (le Hybrid4 possono percorrere alcuni km con la sola propulsione elettrica), ma anche per trasmettere coppia all'asse posteriore dove il propulsore elettrico è collocato. Con queste caratteristiche è evidente che la Hybrid4 si rivela ideale per il crossover 3008, il modello su cui ha debuttato, che si trasforma in un veicolo polivalente a quattro ruote motrici da utilizzare con tranquillità anche su fondi a scarsa aderenza.

Il motore di base è il 2 litri Hdi da 163 cv che viene abbinato a una unità elettrica da 27 cv che può raggiungere un picco, quando la guida lo richiede, di 37 cv. Eccellenti i valori espressi dai consumi che evidenziano un risparmio medio del 35% rispetto a vetture diesel analoghe per dimensioni e prestazioni.

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