«La religione da Giove a Cristo» con Giovanni Filoramo,docente di Storia del cristianesimo allUniversità di Torino, è il titolo dellincontro che si svolge domani alle 21 a Palazzo Ducale, quinto appuntamento della rassegna «Lezioni di Storia Noi e gli Antichi», promossa dalla Fondazione Garrone su idea degli Editori Laterza. Sarà introdotto come di consueto da Laura Sicignano, regista e direttrice del Teatro Cargo. Cristo sempre più con le forme dellimperatore, Cristo sempre più ispirato alle raffigurazioni di Giove, sovrano delluniverso. Accade dopo Costantino questa trasformazione iconica e simbolica di Cristo e sintetizza efficacemente la complessità del trapasso dalla religione degli antichi alla religione dei nuovi vincitori, i cristiani. Se la Grecia, conquistata dai Romani, conquistò a sua volta il feroce vincitore, lo stesso può dirsi per i cristiani che, vincitori nel conflitto con il mondo religioso pagano, ne furono però profondamente influenzati. Leredità religiosa degli antichi, con cui ancora oggi dobbiamo fare i conti, non è dunque una realtà a senso unico. Molti aspetti significativi della religione romana, che oggi ci appaiono irrimediabilmente morti, in realtà continuano ad essere presenti nella nostra cultura attraverso la mediazione cristiana: il culto dei martiri come i nuovi eroi del pantheon cristiano, le basiliche come i luoghi dove si celebra il trionfo degli «atleti» di Cristo, la liturgia come consacrazione di questa vittoria, la formazione di una chiesa romana come potere. Lingresso libero.
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