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Liberalizzazioni, nuova bozza Sui taxi decide un'Autorità, cancellata norma sull'art. 18

Il governo presenta una nuova bozza: "Liberalizziamo a 360°". Dalle farmacie alle università, tutte le novità del decreto. ESCLUSIVO: Il sindacalista dei tassisti: "Il governo ha paura di noi" (ascolta l'audio) L'ANGOLO DEI TASSISTI Raccontaci la tua protesta alla mail segnala@ilgiornale.it. Mail dei lettori: 1 - 2

Liberalizzazioni, nuova bozza Sui taxi decide un'Autorità, cancellata norma sull'art. 18

"Non si possono liberalizzare solo alcuni settori, l’azione di apertura deve procedere a 360 gradi". È questo l'intento del governo che emerge dalla bozza del decreto sulle liberalizzazioni. Per l'esecutivo serve "politica economica che abbandoni progressivamente la logica del sussidio alle imprese come anche l’idea di poter utilizzare l’amministrazione come strumento improprio per lenire disoccupazione o comunque immettere risorse nel sistema".

La liberalizzazione del sistema è per Monti una "via ineluttabile" per far crescere il Paese. Diverse le novità previste nei 44 articoli, alcune delle quali già note, come l'abrogazione di tutte le tariffe professionali e l'obbligo di preventivo scritto per tutti i professionisti, a parte i medici. I medici di famiglia, ad esempio, dovranno specificare nella ricetta medica l’eventuale esistenza del farmaco equivalente, "salvo che non sussistano ragioni terapeutiche contrarie nel caso specifico".

Per restare nel campo dei medicinali, le farmacie potranno "svolgere la propria attività e i servizi medici aggiuntivi anche oltre i turni e gli orari di apertura" e praticare sconti sui prezzi pagati direttamente dai clienti per tutti i farmaci e i prodotti venduti, anche di fascia A. Nella bozza si conferma inoltre l’aumento del numero delle farmacie, che dovranno passare a una ogni 3.000 abitanti, con la possibilità di vendere i farmaci di fascia C fuori dalle farmacie solo nelle regioni dove entro il primo marzo 2013 non sarà assegnato almeno l’80% delle nuove sedi messe a concorso.

Anche nel settore delle RC auto cambierà qualcosa. Le tariffe potrebbero scendere "nel caso in cui l’assicurato acconsenta all’installazione di meccanismi elettronici che registrano l’attività del veicolo, denominati scatola nera o equivalenti, i costi sono a carico delle compagnie che praticano inoltre una riduzione rispetto alle tariffe stabilite". Gli intermediari, inoltre,dovranno informare il cliente anche sulle tariffe di almeno altre tre compagnie. Rischieranno il carcere fino a cinque anni e la radiazione dall’albo per i periti assicurativi che accertano e stimano falsamente danni a cose conseguenti a sinistri stradali da cui derivi il risarcimento a carico della società assicuratrice"

Per il gas poi è in arrivo un nuovo metodo per il calcolo delle tariffe: si escluderà "dall’aggiornamento una percentuale corrispondente al rapporto tra produzione nazionale di gas e consumi" e si introdurrà "progressivamente sulla restante quota" il riferimento "ai prezzi del gas rilevati nei mercati europei". Entro sei mesi dall’entrata in vigore del decreto, poi, ci sarà lo scorporo di Snam Rete Gas da Eni. Per quanto riguarda l'energia, ci sarà inoltre un’accelerazione delle attività di smantellamento dei vecchi siti nucleari.

Novità nelle ferrovie, dove le imprese non saranno più obbligate a osservare i contratti collettivi nazionali di settore. La separazione di Rfi da Fs verrà invece decisa sulla base di una valutazione dell’Autorità delle reti nel settore ferroviario.

La stessa Autorità deciderà sull'eventuale incremento delle licenze per i taxi. L’aumento è accompagnato da compensazioni una tantum in favore di chi è già titolare, utilizzando gli introiti derivanti dalla messa all’asta delle nuove licenze oppure attribuendole a chi già le detiene, con facoltà di venderle o affittarle. Maggiore libertà nella fissazione delle tariffe che dovranno essere pubblicizzate. Ogni tassista poi potrà avere più licenze e può farsi sostituire da chi ne abbia i requisiti. Arrivano inoltre le licenze part time.

Questo non ha placato le tensioni a Roma per la protesta dei tassisti. Oggi il delegato romano ha consegnato al rappresentante del governo il documento con le controproposte dei rappresentanti di tutte le sigle sindacali.

Per quanto riguarda il carburante via alla semplificazione delle attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi. I gestori dei distributori potranno inoltre liberamente rifornirsi da qualsiasi produttore o rivenditore, oltre a vendere anche alimenti e bevande, quotidiani e periodici e tabacchi. Self service senza limiti di orario o altri vincoli fuori dai centri abitati.

La bozza del decreto sopprime poi il limite minimo di superficie per la vendita della stampa quotidiana e periodica, agli esercizi commerciali e alle librerie. È prevista, inoltre, la possibilità che le condizioni economiche e le modalità commerciali di cessione delle pubblicazioni possano variare, in funzione dei risultati conseguiti dall’esercizio e dei volumi di giornali acquistati nel punto vendita.

Buone notizie, poi, per le università che potranno prevedere "nei rispettivi statuti e regolamenti che il tirocinio ovvero la pratica, finalizzati all’iscrizione negli albi professionali, siano svolti nell’ultimo biennio di studi per il conseguimento del diploma di laurea specialistica o magistrale".

Per placare le tensioni con Equitalia, il governo prevede una variabilità delle rate e un piano di rientro con rate "variabili di importo crescente per ciascun anno" con rate inizialmente basse. L'ipoteca inoltre, scatterà solo dopo due rate consecutive non pagate e non immediatamente.

Nel settore del commercio promozioni, bollini a premio e "2x3" diventano più semplici e sono ammesse anche al di fuori delle occasioni tradizionali o stagionali, "purchè siano accompagnare da adeguata informazione semplificata ai consumatori".

Arriva il conto corrente bancario di base, fissato per decreto. La bozza stabilisce anche l’individuazione ex lege delle commissioni che le banche applicheranno sui prelievi fatti con Bancomat.

Salta però la modifica dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, prevista nella bozza precedente che alzava la soglia per l'applicazione dell'articolo da 15 a 50 dipendenti in caso di fusione tra due o più aziende.

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