Roma

Un libertino che piace e convince

Pietro Acquafredda

Chi non credeva al successo - tre sere, a sala esaurita, fanno quasi ottomila persone, un trionfo! - del capolavoro operistico di Igor Stravinskij, La carriera di un libertino, deve prendere atto che le sue previsioni, fondate sulla pigrizia del pubblico, erano sbagliate; e che il successo è stato superiore a ogni più rosea previsione. In realtà l’operazione ceciliana qualche rischio l'aveva. Recava, infatti, in un ambiente scarsamente ricettivo ed inospitale per il melodramma, e davanti ad un pubblico «sinfonico», un lavoro che teatrale è fin nel midollo e che, ahimè, essendo troppo recente, non poteva vantare lo spesso appeal di titoli tradizionali.
La ragione di tanto successo risiede innanzitutto nella musica di Stravinskij che dell’opera settecentesca rinverdisce i fasti, toccando le corde più profonde e popolari: lo sberleffo, la passione, il destino; e adoperando gli stessi strumenti linguistici del passato, i cosiddetti «numeri chiusi» (arie, recitativi, duetti, cori, concertati) della grande stagione dell’opera, con un mestiere, gusto e fantasia che solo un grande genio possiede. La tenerezza del canto di Anne - chi non ha pensato alla Tatiana dell’Onegin dell'adorato Ciaikovskij? - la baldanzosa spavalderia tenorile di Tom, il lucido cinismo di Nick Shadow (un Don Alfonso del Così fan tutte mozartiano ancora più cinico!), ed il tessuto orchestrale di grande piglio, ma asciutto, trasparente.
Gli interpreti, tutti di primissimo piano, ed il direttore Daniele Gatti, sicuro e stilisticamente perfetto. E, infine, lo spettacolo (firmato da Lorenzo Mariani, Maurizio Balò e Guido Levi) con la pedana dell’orchestra trasformata in un grande palcoscenico, al centro l’orchestra, vera protagonista della scena. E il coro - applausi per il direttore Gabbiani - che ha mostrato non solo di saper recitare - le donne addirittura scatenate in sottovesti nere molto sexy e parrucche multicolori - ma di divertirsi.
Non perdetevi l’ultima recita di questa sera perché chissà quanto tempo dovremo ora aspettare prima di rivederlo.
Auditorum. Sala Santa Cecilia. Oggi ultima replica alle 19.30. Biglietti da 14 a 41 euro. Informazioni: 06.

8082058.

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