Lidea che muove ogni premio Bancarella è sempre la stessa: far leggere gli italiani. Nel 1953, quando tutto ebbe inizio a Mulazzo per poi passare a Pontremoli, sempre in provincia di Massa Carrara, la necessità era di combattere lanalfabetismo dei grandi, poi quello dei bambini, quindi dei tifosi che si nutrivano solo di pagine sportive, infine, quattro anni fa, il Bancarella della Cucina per andare oltre i ricettari e dare spessore allarte gastronomica che non è solo un elenco di pesi e tempi di cottura.
La giuria, forte di giornalisti, chef e produttori di vino, ha selezionato i cinque titoli che verranno inviati agli ottanta lettori scelti tra librai, gastronomi e mass-media, perché votino il migliore. Lo spoglio domenica 27 settembre a Pontremoli quando sapremo il vincitore assoluto.
Nellattesa, la selezione vale come consiglio per le letture dellestate, con un titolo gradito a tutti in giuria e gli altri quattro ignorati da taluni e votati da altri. Questa la cinquina: Le donne e la cucina del ventennio di Luisella Ceretta per Susa Libri, Nella dispensa di Don Camillo di Enrico Sisti, Andrea e Giorgio Grignaffini per Guido Tommasi editore, Oro giallo di Francesca Negri per Curcu & Genovese, La vedova, il Santo e il segreto del pacchero estremo di Gaetano Cappelli per Marsilio, infine Rane e Ranocchi di Graziano Pozzetto per Panozzo.
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