Cronaca locale

Libri a mezzo servizio: aperta una biblioteca su due

Oltre 500mila prestiti col sistema «scaffale libero». I volumi più gettonati: narrativa da spiaggia e guide turistiche

Giacomo Susca

Con 620mila titoli in lingua italiana e straniera, 19mila riviste tra quotidiani e periodici, più di 40mila documenti audiovisivi e multimediali la bibliteca Sormani è da cinquant’anni la principale sala di pubblica lettura a Milano. Sugli scaffali e negli schedari sono disponibili volumi riguardanti praticamente ogni campo del sapere, con particolari eccellenze nelle scienze umane, giuridiche e artistiche. Ma non fatevi venire la voglia di consultare in agosto quel manoscritto, ormai ingiallito dal tempo, utile a soddisfare la vostra sete di cultura. Potrete farlo al massimo fino a domani alle 14, ma da lunedì prossimo il portone del palazzo in corso di Porta Vittoria resterà sbarrato, insensibile al vostro desiderio di «seguir virtute e canoscenza» persino in estate. «Siamo alla vigilia di una ristrutturazione profonda, che può essere effettuata solo chiudendo gli ambienti al pubblico; in quindici giorni dovremo spostare qualcosa come 100mila volumi», fanno sapere alla Sormani.
A parziale risarcimento del «danno», il Comune informa che almeno 10 delle 24 biblioteche rionali disseminate in tutte e nove le zone della città continueranno anche in questo mese a prestare libri, offrire consulenza per le ricerche, fornire accesso gratuito al Web e altri servizi correlati. Quattro sale, inoltre, hanno stabilito dei turni che garantiranno comunque da due a tre settimane di apertura, con orari che variano caso per caso (si tratta della Vigentina, Venezia, Quarto Oggiaro e Cassina Anna). Nemmeno il Bibliobus, la «biblioteca viaggiante» accessibile ai disabili che porta oltre 1.500 testi nei quartieri non raggiunti dal servizio bibliotecario stabile, si vedrà in giro per le strade di Milano (l’unico autista è in ferie). I residenti di piazza Selinunte, via Feltre, quartiere Olmi, viale Ungheria e piazza Aspromonte si rassegnino: rileggere un classico renderà meno dura l’attesa fino al 26 agosto, data di ripresa del consueto tour.
Gli stakanovisti della tesi sotto Ferragosto potranno tuffarsi nell’inchiostro delle segnature alle sedi decentrate di Affori, Calvairate, Tibaldi, Gallaratese e Sicilia sia al mattino che al pomeriggio; Parco, Crescenzago, Chiesa Rossa, Niguarda e Dergano in fasce orarie ridotte. Niente da fare, invece, tra i banchi di viale Zara, Oglio, Fra Cristoforo, quartieri S. Ambrogio e Baggio (qui però si possono restituire i libri già presi in custodia), al Lorenteggio, in via Albenga, Accursio e Villapizzone.
«Ma non dite che siamo tutti chiusi: ci saranno più biblioteche aperte di altri servizi», sottolinea Stefania Jahier, direttrice di settore. «Rispetto al passato si è puntato a mantenere accessibile almeno una sala per ogni zona, con assistenza del personale e aria condizionata - spiega la responsabile -. Il sistema delle rionali a scaffale libero fa registrare ben più di 500mila prestiti in un anno e attira un pubblico molto vario per età ed estrazione sociale. Funzionerà allo stesso modo nei prossimi giorni, quando a “tirare” maggiormente sono la narrativa da spiaggia o le guide turistiche da portare con sé in vacanza», garantisce Jahier.
Insomma: «Fatti non foste a viver come bruti».

Neanche ad agosto.

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