Oggi alle ore 17, alla Fondazione Montanelli-Bassi di Fucecchio verrà presentato il libro di Lucio Lami La cacciata dei musulmani dallEuropa (Mursia).
Lucio Lami, di famiglia toscana, è nato nel 1936. Ha esordito nel giornalismo nel 60. Nel 74, con la nascita del Giornale, entrò a far parte della redazione di Indro Montanelli e per oltre ventanni ha viaggiato in tutto il mondo come inviato speciale e corrispondente di guerra. È stato dunque in Cambogia, Laos, Afghanistan (percorrendo 700 chilometri a piedi nel Paese occupato dai russi), ha seguito la prima e la seconda Guerra del Golfo. Ha lavorato in Libano, Ciad, Polisario, Somalia, Angola, Mozambico, Nicaragua, Panama, Salvador, Perù. Per anni si è occupato dei rapporti tra politica e cultura: ha fondato la rivista Commentari, chiamando a collaborarvi le gradi firme internazionali, da Popper a J. F. Revel. Lasciato il Giornale, ha diretto il quotidiano LIndipendente.
Per la sua attività giornalistica ha vinto il premio Max David (1980), il premio Hemingway (1986) il premio Ultimo Novecento (Astrolabio) (2000), alla carriera. Come scrittore e saggista ha vinto il premio Estense (1981) e il premio Sacharov (1986) con il volume Il grido delle formiche, sul dissenso sovietico. Altri suoi libri di saggistica sono La scuola del plagio, Dai confini dellImpero, Morire per Kabul, Giorni di guerra, Cuba libre era solo un cocktail, Giornalismo allitaliana, Visti e raccontati.
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