Stefania Antonetti
Comunicazione, organizzazione e bilancio: nasce il «diario di bordo» dell'evento Genova «Capitale Europea della Cultura», in un viaggio lungo un anno, presentato ieri a Palazzo Ducale. L'evento «GeNova04» diventa così un libro che attraverso un percorso di memoria fissa nuovamente i riflettori su concerti, convegni, rassegne, teatro e danza, musica lirica, conferenze, arte e mostre, sport, iniziative fieristiche. Un album dei ricordi insomma che pone l'accento anche sulla percezione e il vissuto della città e sugli effetti degli operatori economici genovesi. «Il libro corona e ufficializza la grande operazione di rinnovo della città e della valorizzazione della ricchezza culturale, storica e artistica del nostro tessuto urbano - dichiara Davide Viziano, presidente della società Genova 2004 -, è una sintesi dunque di tre lunghi anni di lavoro, di programmazione e di gestione di questo insieme straordinario di eventi». Tra numeri, immagini e grafici, nelle pagine pubblicate trova spazio la strategia di comunicazione adottata e le azioni mirate che hanno permesso alla città di avere una nuova «carta di identità»: partecipazione dei genovesi, afflusso dei turisti e il «riposizionamento» dell'immagine di Genova.
«Il fine che abbiamo perseguito non è stato quello di puntare su un'unica grande manifestazione - sottolinea il sindaco Giuseppe Pericu -, ma abbiamo operato per fare di Genova stessa una città-evento, in grado di richiamare i visitatori per la ricchezza del suo patrimonio paesaggistico, artistico, architettonico e culturale, che in occasione di GeNova04 è stato opportunamente riqualificato e valorizzato». La presentazione del libro è stata poi l'occasione per ricordare alcuni eventi di successo come i concerti estivi, il restauro del Cristo degli Abissi e ancora, il recupero della Sala delle grida del Palazzo della Borsa e l'esibizione delle Frecce Tricolore, che hanno catturato l'attenzione di 200mila persone «assiepate» sul lungomare. Ma anche l'apertura ai visitatori - per la prima volta -, di palazzi e collezioni private. Il Teatro Carlo Felice ha invece «contribuito» garantendo spettacoli di grande livello come il «festival del Balletto».
Un libro per non far finire la favola di GeNova 04
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.