Licenziamenti in vista nelle aziende convenzionate che devono ancora avere dalla Regione i soldi per le prestazioni erogate nel 2005 Sanità nel Lazio sull’orlo del baratro L’assessore Battaglia batte cassa col governo ma il suo piano di rientro del def

La sanità nel Lazio è sull’orlo del baratro. L’assessore Battaglia batte cassa con il governo e promette rigore, ma nemmeno all’interno della maggioranza sembra esserci fiducia sul piano di rientro dal deficit che potrebbe costare ai cittadini del Lazio la stangata su addizionale Irpef e Irap. Insomma, la sanità in rosso continua a essere la spina nel fianco dell’amministrazione Marrazzo, la cui popolarità, garantisce il capogruppo di An al consiglio regionale, Fabio Rampelli, è «ai minimi storici». Ieri c’è stato un incontro tra il ministro Livia Turco e gli assessori regionali alla Sanità «per cercare una via d’uscita a questa situazione». E mentre De Lillo (Fi) chiede un consiglio straordinario sul deficit, l’ex assessore al Bilancio Andrea Augello, snocciola cifre da brivido: «La spesa farmaceutica nel Lazio è risultata superiore alla media nazionale per l’1,4 per cento.

A questo dato vanno aggiunte le minori entrate dovute all’abolizione del ticket, pari a 50 milioni di euro l’anno». Intanto la Fials lancia l’allarme licenziamenti per le aziende convenzionate, che non hanno ancora ricevuto un euro per le prestazioni erogate nel 2005.

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