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Licenziato uccide gli ex datori di lavoro

SienaHa ucciso i suoi ex datori di lavoro. L’amministratore delegato e il responsabile marketing della ditta Gifas- Electric, con sede a Massarosa in provincia di Lucca, sono stati freddati a colpi di pistola da un ex rappresentante che era stato licenziato un anno fa.
L’uomo, Paolo Iacconi, 51 anni, dopo il duplice omicidio si è tolto la vita sparandosi alla testa. Secondo i primi accertamenti non avrebbe lasciato alcun biglietto per spiegare i motivi del folle gesto.
L’ex rappresentante per conto della ditta in passato aveva seguito l’area del Trentino Alto Adige e ieri pomeriggio sarebbe giunto a Massarosa direttamente da Sacile, in Friuli, dove in un appartamento di viale Trentino, al numero 31. Nello stesso immobile vivono la sorella e i genitori. Aveva chiesto un appuntamento alla direzione, a quanto pare desiderava aprire un rapporto di collaborazione. Ma forse si trattava solo di una scusa. Tant’è che sotto la giacca teneva una pistola calibro 7.65 e una bottiglia piena di benzina.
In base a una prima ricostruzione della polizia, una volta entrato nell’ufficio dell’amministrazione, Iacconi dopo pochi istanti ha esploso quattro o cinque colpi di pistola, uccidendo le sue vittime. Poi si è barricato nella stanza, dando fuoco all’ufficio. Operai e impiegati hanno subito dato l’allarme ma non sono riusciti ad impedire neppure l’ultimo segmento di follia dell’ex collega: al loro arrivo, >le forze dell’ordine hanno sfondato la porta e sono entrate negli uffici, trovando i cadaveri dei due dirigenti e, in un’altra stanza, il corpo senza vita di Iacconi. Le due vittime sono l’ex responsabile legale della società, Luca Ceragioli, e il trentatreenne responsabile dell’area marketing, Jan Frederik Hillerm: appena 20 giorni fa era diventato padre di una bimba. I due uomini ieri avevano deciso di ricevere in ufficio l’ex rappresentante, dopo che Iacconi, secondo le prime ricostruzioni, aveva chiesto di parlare con loro. «Quando è entrato sembrava sereno. Poi, dopo un pò, ho sentito gli spari», racconta un dipendente, ancora sotto choc.
Un semplice colloquio che si è trasformato in pochi istanti in una mattanza. Il testimone ha spiegato alla polizia che Iacconi quando lo ha salutato pareva tranquillo. Niente, anche secondo il racconto di altri testimoni, faceva presumere ciò che di lì a poco sarebbe accaduto nella ditta di Massarosa in cui per diverso tempo Iacconi era stato un volto conosciuto, familiare. La segretaria, la quale stava per portare un caffè ai tre racconta sconvolta: «Dopo un pò ho sentito gli spari. Ho avuto paura, non ho capito cosa stesse succedendo: sono corsa fuori a dare l’allarme». È stato il fuggi fuggi.
Poi alla fine, mentre ancora la polizia stava eseguendo i rilievi, davanti alla ditta si sono radunati tutti i dipendenti. Sul posto è arrivata anche la moglie di Ceragioli, Laura, con una delle figlie (l’altra si trova in gita in Olanda). Non ha retto alla scena, i parenti hannodovuto portarla via barcollante.
Secondo alcune indiscrezioni raccolte davanti alla Gifas Electric, Paolo Iacconi non avrebbe mai avuto problemi con Luca Cerasoli e Jan Frederik Hillerm.

Eventuali discussioni per motivi di lavoro, sempre secondo indiscrezioni, Iacconi li avrebbe avuti con un altro dirigente dell’azienda che, però, oggi pomeriggio non era nella sede della Gifas.

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