Il liceo D’Oria fa la conta dei liguri

Il liceo D’Oria fa la conta dei liguri

Chi saranno i residenti a Genova nel 2023? Siamo una Regione a crescita zero? I liguri esistono ancora? Su queste e altre domande, volutamente provocatorie, si concentrerà la conferenza prevista domani (ore 17.30) nell'aula magna del liceo classico D'Oria: «Genova per chi: scenari per una città da globalizzare» tenuta dal professor Vincenzo Tagliasco, ordinario di Bio - Ingegneria, e moderata da Massimiliano Lussana, caporedattore della redazione genovese de «Il Giornale». La tavola rotonda è organizzata dall'associazione degli «ex allievi del liceo D'Oria», che raggruppa un centinaio di soci ex studenti del glorioso istituto di via Diaz. «Siamo nati 20 anni fa - racconta con un pizzico d'orgoglio il presidente Fabio Saccomanno - con l'obiettivo innanzitutto di rinsaldare i legami tra chi ha avuto la fortuna e il privilegio di essere istruito sui banchi del D'Oria». Ma non solo: l'associazione - per statuto - porta avanti iniziative e attività rivolte agli studenti della scuola e ai neo maturati, in sinergia col Liceo. Come la creazione di alcune borse di studio, anzi «premi di maturità» a favore dei migliori diplomati che riceveranno, al termine del primo anno di università, nove premi di mille euro ciascuno. Padrino dell'iniziativa è proprio un ex allievo (illustre) del liceo D'Oria, Paolo Fresco, l'ex presidente della Fiat che ha istituito le borse di studio nel corso della cerimonia con la quale, il 13 novembre scorso, è stato fatto socio onorario dell'associazione.
«Una serata indimenticabile - ricorda il professor Saccomanno - allietata dalla verve dei gemelli Villaggio, Paolo e Piero, miei compagni di scuola al D'Oria, e da Gian Luca Venturino, presidente del Fanto-club, il club dedicato proprio al ragioniere Fantozzi». Gli ex allievi del D'Oria amano ritrovarsi nell'ambito di conferenze, convegni e dibattiti d'interesse cittadino, come la tavola rotonda in programma mercoledì prossimo nell'aula magna del liceo che trae spunto dal libro omonimo scritto da Tagliasco e Pedemonte (Frilli editori). La conferenza rappresenta il seguito di quella che si è tenuta un anno fa («Vivere a Genova oggi e domani»), alla presenza dei rappresentanti degli enti locali: Claudio Burlando, Alessandro Repetto e Giuseppe Pericu. Altri dibattiti hanno riguardato recentemente i temi dell'accoglienza e dell'integrazione, della situazione in Iran e della scienza, fino alla tavola rotonda sulla storia della cucina e della gastronomia del giornalista Paolo Lingua. In futuro? A breve un dibattito sull'amor sacro e amor profano tenuto dal professor Sacco, poi si vedrà.
«Con la collaborazione del Liceo stiamo pensando di organizzare un corso musicale aperto a tutte le bande degli studenti del D'Oria», rivela il presidente degli ex allievi. Data e luogo sono ancora da definire. Ma i soliti bene informati indicano il Teatro della Gioventù come sede probabile della gara in programma alla fine dell'anno scolastico con tutte le band dell'istituto.

Altro momento di aggregazione per gli ex allievi del Liceo sono le «gite sociali» alle quali può partecipare anche chi non è socio o non ha mai frequentato i banchi del D'Oria: Bobbio, Seborga, Saluzzo le mete privilegiate dal professor Saccomanno e dai suoi (ex) compagni di scuola.

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