Il liceo linguistico «Dardi» traghetta i ragazzi nel futuro

Oggi, in un'epoca globale nella quale si cerca di abbattere ogni barriera di tipo culturale, saper comunicare con persone di differenti Paesi è diventato fondamentale. Per i ragazzi che terminano il percorso triennale di scuola secondaria di primo grado non è semplice poter scegliere come proseguire il proprio percorso di formazione sia culturale sia personale. Di fronte a un vasto panorama di offerte, è naturale essere disorientati e farsi domande sul tipo di indirizzo scolastico da intraprendere, anche se, oltre all'arricchimento culturale, occorre avere un occhio di riguardo verso la propria crescita individuale.
Il liceo linguistico paritario Dardi, fiore all'occhiello dell'Istituto Dardi di via Raffaello Sanzio, a Milano, nel rispetto del suo progetto educativo originario che lo ha sempre contraddistinto, si è evoluto sia nelle strutture sia nella didattica, volte a soddisfare le esigenze di una generazione che, moderna, tecnologica, continuamente sollecitata, abituata al virtuale, trova nel liceo una realtà che può supportarla a 360 gradi, particolarmente attenta e preparata anche sugli aspetti sociali ed educativi degli studenti, posti al centro dell'offerta formativa. Per entrare a pieni voti a far parte della nostra società e anche del mondo del lavoro, è indispensabile avere la consapevolezza delle proprie capacità; prima di studiare, occorre imparare a farlo, e, una volta raggiunta la conoscenza, bisogna saperla applicare. Qui, attraverso la didattica laboratoriale, arricchita dagli strumenti multimediali, lo studente riuscirà a trasformare la teoria in pratica e applicare così le sue conoscenze. Il liceo Dardi è una sorta di traghettatore che guida i suoi allievi alla conoscenza di tre lingue straniere inserite in un quadro culturale più ampio che contempla anche discipline umanistiche e scientifiche.
«Ti incontro ai confini di quello che sai già fare e quello che non sai fare ancora», è il motto del liceo linguistico dove, lo studente, oltre a incontrare la cultura, avrà l'opportunità di conoscere se stesso e sperimentarsi in un ambiente educativo attento e sensibile alle problematiche dell'età adolescenziale e giovanile che, inevitabilmente, si ripercuotono sull'andamento didattico. Con grande apertura e spirito d'accoglienza verso differenti tipologie di utenza, la coordinatrice didattica Anna Maria Bronzellino il corpo docenti si sono sempre messi a disposizione delle famiglie degli studenti, con l'obiettivo di porsi come interlocutori preziosi per costruire percorsi comuni per la crescita e l'ottimizzazione delle risorse individuali dei ragazzi.
Stimolati alla collaborazione, al dialogo e al continuo confronto, le famiglie, gli studenti, gli insegnanti danno vita a una proficua sinergia educativa, orientata a fare crescere gli adolescenti e a renderli consapevoli delle loro attitudini. «I ragazzi - dice la dottoressa Bronzellino - non sono tutti uguali e occorre avere approcci differenti con ognuno di loro.

Senza dubbio, i ragazzi per noi non sono vasi vuoti da riempirei, ma la loro formazione deve essere legata a un'esperienza continua che per i nostri insegnanti, in formazione permanente, diviene buona prassi quotidiana».

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