Liegi, granate sulla folla Quattro morti, 75 feriti Il killer poi si è sparato

La sparatoria di oggi nel centro di Liegi è opera di un singolo e non è ricollegabile al terrorismo né a vicende giudiziarie. Il folle era già stato condannato per droga e detenzione di armi

Liegi, granate sulla folla Quattro morti, 75 feriti Il killer poi si è sparato

Liegi - Sembrava un film ma era tutto vero. Intorno alle 12.30 un uomo ha lanciato delle granate e si è smesso a sparare nella centralissima Place Saint-Lambert di Liegi, in Belgio, che in questi giorni ospita un tradizionale mercatino di Natale. Quattro persone sono rimaste uccise, tra cui due ragazzini, più di settanta i feriti. L’autore della carneficina, che era stato convocato dalla polizia, era stato condannato tre anni fa a 58 mesi di prigione per detenzione di armi estremamente pericolose. Nordine Amrani, 32 anni, saldatore, dopo il suo folle gesto si è sparato un colpo in testa. Il ministero dell'Interno belga ha precisato che non si è trattato di un atto terroristico. 

Le vittime

Oltre all’attentatore i morti sono un ragazzo di 15 anni, deceduto sul posto, un altro di 17 anni, morto dopo il ricovero in ospedale e un’anziana donna di 75 anni, anche lei morta in ospedale.

La dinamica

In un primo momento si parlava di due o tre persone che avrebbero utilizzato granate e anche un mitragliatore kalashnikov. Ma secondo le ultime indicazioni ci sarebbe stato un solo attentatore.

Il Belgio è sotto choc

Re Alberto II, la regina Paola e il primo ministro Elio Di Rupo hanno raggiunto la cittadina vallona. Nel cortile del palazzo di Giustizia è stato allestito un ospedale di fortuna dove vengono curati i feriti meno gravi; tutti i negozi, le scuole e gli uffici sono stati chiusi, così come la piazza Saint Lambert, animata come sempre, soprattutto in periodo prenatalizio. È stato necessario l’intervento di ambulanze e mezzi di soccorso provenienti da tutta la provincia, ma anche da altre zone del Belgio e dall’Olanda.

Il teatro della carneficina

Liegi è una cittadina di circa 200 mila abitanti: si arriva a 600 mila se si considera l’intera provincia, composta da un’ottantina di comuni.

Vi risiede una delle più importanti comunità italiane del regno: oltre 52 mila "registrati" ufficialmente, molti di più in realtà, su un totale ufficiale di circa 300 mila cittadini italiani. Gli italiani andarono a vivere da queste parti perché Liegi era al centro della regione mineraria del Belgio. 


 

 

 

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