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Creme solari: tutti gli errori da evitare

Quali sono tutti gli errori che si compiono quando si parla di creme solari? Ecco i più comuni e come non rinunciare sotto il sole a un’adeguata protezione contro i raggi ultravioletti Uva e Uvb

Creme solari: tutti gli errori da evitare

Quando ci si espone al sole, soprattutto d’estate, è fondamentale proteggere la pelle dai raggi ultravioletti Uva e Uvb utilizzando le apposite creme solari. Nonostante si pensi sia una pratica diffusa e consolidata, c’è ancora chi si ostina a prendere la tintarella senza un’adeguata protezione, con il rischio di prendere una scottatura e nei casi più gravi un melanoma, ovvero il tumore alla cute. La prevenzione non va quindi sottovalutata: ecco dunque gli errori più comuni che aleggiano intorno alle creme solari e alla loro applicazione.

Tutte le persone devono mettere le creme solari, anche quelle di carnagione scura che, a contatto con i raggi Uva, possono sviluppare più rapidamente i principali segni dell’invecchiamento come rughe e macchie cutanee. Bisogna applicarle con regolarità, dopo 2-4 ore, sia prima che durante l’esposizione e dopo ogni bagno in mare. Con riferimento a quest’ultimo punto, non esistono infatti prodotti 100% impermeabili e resistenti all’acqua.

Inoltre, è assolutamente falso pensare che la protezione solare sia necessaria solamente in alcune occasioni. Contrariamente a quello che in molti potrebbero pensare, le creme solari non vanno spalmate solamente al mare ma ogni volta che ci espone al sole, anche se il cielo è nuvoloso. Quanto al trucco, invece, non sarebbe sufficiente a garantire l’adeguata protezione all’epidermide.

Un altro errore è quello di ritenere è che la protezione dei filtri solari non favorisca l’assorbimento della vitamina D. Non c’è niente di più sbagliato perché bastano appena 15-30 minuti di esposizione al sole per fare il pieno di questa componente preziosa per il benessere dell’organismo. Non tutte le protezioni però sono ugualmente efficaci e, potendo scegliere, sarebbe meglio preferire le creme solari che nella composizione indicata nell’etichetta contengono l’ossido di zinco o il biossido di titanio. Questi ultimi offrono infatti una barriera totale schermando fisicamente i raggi ultravioletti dannosi per la pelle.

Per quanto protezione possano offrire, le creme solari non sono mai abbastanza considerato che non coprono l’intero corpo dai raggi del sole; è sempre meglio indossare un cappello, un paio di occhiali da sole e, ove possibile nelle ore più calde della giornata, un abito lungo in grado di schermare da Uva e Uvb.

È sbagliato poi pensare che una lampada aiuti a preparare la pelle perché in realtà questi macchinari presenti nei centri estetici solarium e in molte palestre irradiano elevate concentrazioni di Uva per scurire rapidamente la pelle ma proteggono poco dalle scottature causate

dagli Uvb. Infine, prima di partire, sarebbe meglio verificare la data di scadenza: se sono troppo vecchi o non sono stati conservati adeguatamente, i solari perdono in efficacia, lasciando la pelle non protetta.

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