Pensiero ruminativo: ​come liberarsene

Il "pensiero ruminativo" o “overthinking” è altamente nocivo perché genera stati di ansia che sfociano in vera e propria depressione. È una predisposizione tipicamente femminile. Recenti studi dimostrano che le persone che pensano troppo sono le più creative e sensibili. Ecco come gestire efficacemente l’overthinking

Pensiero ruminativo: ​come liberarsene

Pensare troppo” ha un effetto tossico sulla mente perché i nostri pensieri si accumulano diventando un boomerang che può inevitabilmente ritorcersi contro noi stessi.

Secondo gli studi dell’Università di Yale condotti da Susan Nolen Hoekesema che ha dedicato la sua vita accademica allo studio dell’overthinking, il pensiero ruminativo dipende dal proprio vissuto emotivo ed è altamente soggettivo. La causa di questo problema secondo la Hoekesema è il nostro cervello che è naturalmente predisposto ad un’attività di pensiero elevato. I nostri ricordi e pensieri sono tessuti intrinsicamente insieme e non divisi in compartimenti stagni.

Quando si è di cattivo umore o sottostress è fisiologico che un pensiero negativo diventa la scintilla per dar vita ad una vera e propria spirale di negatività Le donne sono quelle che sono più predisposte all’overthinking perché tendono a prendersi troppo sul serio rispetto agli uomini . L’ansia fino a certi limiti è positiva perché ci consente di metterci in discussione su ciò che stiamo facendo, ci aiuta ad essere cauti di fronte all’ignoto.

Se invece i pensieri negativi creano una spirale dalla quale è difficile liberarsene, ci sentiamo impotenti, frustrati e demoralizzati. La ruminazione mentale, secondo la psicologa Roberta Cassuti, è una modalità di pensiero basata sulla valutazione negativa di se stessi e degli episodi passati della propria vita tale da impedire di avere comportamenti attivi e sani e di conseguenza una soluzione al presentarsi di un problema reale che ci coglie in un determinato momento esistenziale.

Una mente che però pensa troppo fa aumentare i livelli di cortisolo nell’organismo (il cosiddetto ormone dello stress). Può provocare stati di ansia e depressione prolungati. Una mente che pensa troppo può sabotare tutte le buone intenzioni e le idee creative impedendoci di evolvere.

Ecco i nostri consigli su come gestire efficacemente il pensiero ruminativo:

1. Smettere di lamentarsi: le lamentele attraggono tanta negatività. Bisogna sforzarsi di cogliere la positività da ogni evento o situazione;

2. Distrarsi: quando siamo assaliti da una cascata di pensieri negativi orientiamo la nostra mente altrove. Concentriamoci su ciò che stiamo facendo o dedichiamoci ad un’attività piacevole. Anche prendersi una piccola pausa da ciò che stiamo facendo è rigenerante;

3. Dire addio alla perfezione: la perfezione può diventare un pensiero ossessivo e assilante che ci può impedire di vivere serenamente e goderci ciò che ci accade. Bisogna mirare all’eccellenza e accettare anche gli errori perché la vita è sperimentazione e non si finisce mai di mettersi in gioco;

4. Tenersi creativamente impegnati: l’esercizio fisico è il modo migliore per scaricare lo stress e la negatività, Efficace è praticarlo all’aria aperta. Utili sono le attività creative come scrivere, suonare uno strumento e dipingere. Studi approfonditi rivelano che le persone overthinking sono proprio quelle più creative;

5. Creare delle alternative: affrontare le situazioni con problem solving elaborando alternative efficaci se qualcosa non va come avremmo voluto. Scrivere una lista di pensieri differenti da quelli che elaboriamo solitamente può essere terapeutico per riscoprirci sotto nuove prospettive;

6.

Imparare a pensare in maniera felice: liberatevi dalle paure irrazionali che non fanno altro che ostacolarvi e bloccare la vostra evoluzione personale. Ogni volta che siete assaliti dall’angoscia e dalla negatività deviate il pensiero su ciò che vi rende sereni e felici.

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