Il mattone si solleva in difesa dellExpo. Salvatore Ligresti, di ritorno da un colloquio in Mediobanca con lad Alberto Nagel, difende la manifestazione del 2015. «È un grande progetto. Aiutiamo il sindaco a portarlo avanti. Pubblicizziamolo perché affronta temi importanti come la fame nel mondo». Limprenditore invita alla concordia «Basta con i litigi, prima uno e poi laltro». Apprezza il lavoro del sindaco: «La Moratti si è data un sacco da fare: non perdiamo tempo a litigare, uniamoci per fare cose costruttive, cè spazio per tutti».
A rassicurare gli animi interviene il presidente della Regione, Roberto Formigoni, che dopo le dimissioni di Lucio Stanca da ad dellExpo annuncia decisioni a breve: «Ci sarà una sostituzione, potrebbe anche essere nelle prossime ore». Il governatore, parlando a Repubblicatv, dà la sua spiegazione delle dimissioni, dovute «alle norme nuove e a unincompatibilità». Ovvero, niente panico, ma un semplice avvicendamento. Secondo Formigoni, però, è prevedibile un ridimensionamento delliniziativa: «Si prosegue, anche se è ovvio che la crisi economica intervenuta dopo la vittoria dellExpo costringe a rivedere con una maggiore attenzione al risparmio i progetti».
Il governatore parla anche dellacquisto dei terreni per lExpo («Sarà praticato un prezzo congruo, non le mega cifre che sono circolate alcune settimane fa») e esterna i suoi dubbi: «Sono preoccupato, lopera è straordinariamente complessa, però abbiamo la capacità e la voglia di fare bene». Un nuovo alleggerimento del sito, che si assottiglia sempre di più, ma anche qualche certezza: «LExpo sarà più leggero nellorganizzazione, ma la sfida che abbiamo affrontato è una sfifda eccezionale e non abbiamo minimamente intenzione né di perderla, né di depotenziarla».
Nel dibattito sul futuro di Palazzo Marino, la Destra per Milano candida Gabriele Albertini. «Sarebbe una vittoria politica per tutti: per il Pdl, la Lega e soprattutto per i milanesi» dice Roberto Jonghi Lavarini.
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