Mentre il maltempo si sposta verso il Centro e il Sud del Paese e la Protezione civile lancia l’allerta meteo anche per Veneto e Friuli-Venezia Giulia, in Liguria e in Toscana si fa la conta dei morti, che nel pomeriggio oscillava da cinque a nove per poi attestarsi a sei vittime accertate, e si stila un primo bilancio dei danni: almeno 10 milioni di euro. Nel corso della notte fra martedì e mercoledì sono state salvate oltre 50 persone che avevano trovato rifugio sugli alberi e altre 580 persone venivano evacuate via mare da Vernazza, Monterosso e Levanto dai mezzi della Capitaneria di Porto della Spezia coadiuvati da due elicotteri della Marina militare e un aereo. I dispersi sono otto, il numero degli sfollati è imprecisato.
Nelle zone più impervie delle province di La Spezia e di Massa Carrara, dove opera un centinaio di volontari della Croce rossa e le frazioni e i comuni isolati sono quasi una ventina, oggi si attendono le Forze armate e i ricognitori dell’Esercito e della Forestale. I militari impegnati nell’assistenza alle popolazioni (senza acqua, gas, elettricità e telefono) e nel ripristino dei collegamenti sono oltre 300.
La Protezione civile della Lombardia ha inviato 18 volontari. Ferrovie dello Stato e gestori delle autostrade, intanto, fanno il punto sulla mobilità nazionale, fortemente condizionata dalla situazione nelle due regioni più colpite dalle piogge di martedì. Basti dire che sul tratto appenninico dell’Autostrada del sole, si è formata ieri una coda di 20 chilometri in direzione sud fra l’allacciamento con il raccordo di Casalecchio e Rioveggio. Restando alla mobilità, sull’autostrada A15 della Cisa Parma-La Spezia si è registrato il cedimento strutturale di un viadotto sul fiume Magra. L’arteria, dunque, è chiusa in carreggiata nord nel tratto che va dall’allacciamento con l’A12 fino a Pontremoli, e in carreggiata sud nel tratto da Borgotaro (Parma) fino allo svincolo per l’A12, presso La Spezia. Incerti i tempi di ripristino.
Restano chiuse, d’altra parte, anche la stessa autostrada A12 tra La Spezia e Sestri Levante in entrambe le direzioni; e la Statale Aurelia tra Carrodano e Borghetto. La Statale 62 della Cisa, invece, è tornata percorribile al traffico locale e ai mezzi di soccorso, con deviazioni per evitare l’attraversamento di Aulla e Pontremoli. Quanto alla linea ferroviaria Genova-La Spezia, i tecnici sono al lavoro per rimuovere i detriti e il terreno che martedì hanno invaso, su un fronte di circa due chilometri, i binari fra Monterosso e Corniglia. La circolazione sul binario lato mare dovrebbe essere ripristinata domani.
Capitolo danni. Le prime stime, si diceva, li valutano in 10 milioni. Nell’alto bacino del Magra sono crollati cinque ponti; i sindaci dei Comuni liguri più colpiti parlano di circa 3 milioni; nello Spezzino sarebbero a rischio 1.500 posti di lavoro in una trentina di aziende; la giunta regionale toscana ha stanziato due milioni per gli interventi immediati in Lunigiana. I presidenti di Liguria e Toscana, Claudio Burlando ed Enrico Rossi, chiedono lo stato d’emergenza.
Quanto a Roma, che ieri mattina è stata investita dal previsto nubifragio, alle 17.30 la Protezione civile del Campidoglio ha dichiarato chiusa la fase di allerta.
Il dispositivo d’emergenza attivato nella Capitale ha effettuato quasi un centinaio di interventi, la maggior parte dei quali per allagamenti a Ostia e a Roma Nord. Niente di paragonabile, dunque, alla situazione di giovedì scorso, quando mezza città andò sott’acqua e l’altra mezza andò in tilt a causa della chiusura della metropolitana e del traffico impazzito.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.