Liguria paralizzata dai veti di Verdi e Prc

IMMOBILE Il governatore non vuole irritare gli alleati e accusa il governo: «Manca la legge ad hoc». Il Pdl: falso

Liguria paralizzata dai veti di Verdi e Prc

GenovaÈ la Regione fanalino di coda insieme a Molise e Calabria. L’unica che non ha ancora recepito il piano casa nonostante avesse sottoscritto l’accordo con il governo per la presentazione di una legge entro il 30 giugno. La Liguria riesce a fare ostruzionismo a se stessa, di fronte ad un impegno che si era presa non solo con l’esecutivo, ma anche con i liguri visto che all’epoca dell’intesa l’accordo fu «strombazzato» come un successo dell’ente di piazza De Ferrari e la data del 30 giugno sottolineata come termine ultimo per il recepimento del provvedimento nazionale. Niente da fare, a due giorni dalla scadenza, la giunta guidata da Claudio Burlando non ha ancora chiare le idee su come affrontare l’argomento. «Messa in mezzo dai ricatti di Rifondazione Comunista e Verdi», accusano dal centrodestra. In effetti, le acque a casa Burlando sono agitate da tempo, con il presidente già impegnato per la campagna elettorale delle regionali 2010 e attento a non scontentare nessuno nell’ampio schieramento con cui vuole ripresentarsi alle elezioni e che va dal Pd a Rifondazione ma da allargare all’Udc.
Pdl e Lega Nord, per tentare di colmare il vuoto normativo e permettere alla Liguria di non rimanere fanalino di coda, hanno presentato tre giorni fa una proposta di legge che ha come principale obiettivo quello di stimolare il confronto e di stanare le contraddizioni della maggioranza che guida la Regione: «Il nostro territorio ha evidenti problemi per mancanza di edilizia residenziale e residenziale pubblica, con il caso limite del Comune di Genova: mille appartamenti sfitti che non riesce ad assegnare per la mancanza di messa a norma delle abitazioni». Popolo della Libertà e Lega hanno formalizzato una proposta di legge che ricalca quelle approvate o in fase di approvazione in Lombardia, Veneto e Toscana con riferimenti particolari all’edilizia residenziale pubblica perché questa opportunità, fornita dal governo, possa servire anche a risolvere problemi rispetto ad edifici popolari costruiti negli anni ’70 con criteri sorpassati e sui quali, da anni, si parla di demolizione.
Il Pdl della minoranza non sembra interessare molto la giunta Burlando che tre giorni fa, proprio in concomitanza con la proposta del centrodestra, annunciava per la fine della settimana il recepimento del provvedimento in giunta accusando l’opposizione e il governo di fare propaganda: «La proposta è stata già predisposta dagli uffici e verrà presentata in giunta» diceva l’assessore Carlo Ruggeri che ha la delega a Infrastrutture e Urbanistica. Ma dalla riunione di venerdì non è emerso ancora nulla di ufficiale e i tempi sono ormai scaduti. Non solo, ma la Regione Liguria tenta di scaricare le responsabilità dei ritardi sul governo Berlusconi per la mancata applicazione di un decreto ad hoc senza il quale non si sarebbe potuti procedere.

Peccato, però che i colleghi delle altre regioni, comprese quelle «rosse» di Toscana, Emilia Romagna e Piemonte, per esempio, la loro legge l’abbiamo già presentata. «Gli uffici ci hanno contattato dopo la presentazione di questo piano per averne una copia - accusano dal centrodestra - segno che non hanno idea su come impostare il “piano casa”».

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