Limone & C., i genovesi tornano a sciare

Limone & C., i genovesi tornano a sciare

Il tanto atteso primo freddo inizia finalmente a farsi sentire e con lui la voglia di tanti liguri di rimettere ai piedi sci e snowboard; riaprono dunque le piste in Piemonte e per la stagione sciistica 2010-2011 la «Granda» non rinuncia al proprio ruolo da protagonista: «Ogni anno lo sci ha una ricaduta economica di oltre 200milioni di euro su tutto l'indotto della provincia di Cuneo, e malgrado le difficoltà fisiologicamente connesse alla crisi le ultime stagioni sciistiche hanno registrato una crescita importante» sottolinea il direttore di Atl Cuneo, Paolo Bongioanni, che ha aperto la serata inaugurale a Carrù, il cui Comune festeggerà il prossimo 16 dicembre la centesima edizione della fiera del Bue Grasso. Si tratta della mostra mercato di bovini da macello di razza piemontese che dal 1910 - ribadisce con orgoglio il sindaco Stefania Ieriti - rappresenta i valori e le tradizioni della cultura del Cuneese.
Venti valli, 27 tra stazioni e comprensori sciistici e 180 chilometri lineari di montagne: a Lurisia, già famosa per le sue grotte, si lavora per collegarsi al più presto al comprensorio del Mondolè, mentre a San Giacomo di Roburent si stanno realizzando un nuovo centro termale-benessere e un nuovo Snow Park; al via anche la seggiova di Pian del Sole e il rifugio Morel a 1600 metri a Limone, il potenziamento dell'innevamento artificiale a Mondolè Artesina e Frabosa Soprana e il sistema di piste di Sampeyre, articolato su mille metri di dislivello.
Tra le tante le novità della stagione sciistica 2010/11, è doveroso citare la riapertura della stazione di Viola St.Greè dopo 15 anni di chiusura, la nuova gestione della stazione di Crissolo, e la riapertura di Garessio 2000 che malgrado i trascorsi problemi gestionali si è rimessa in gioco ispirata dal motto «Da noi si può sciare e vedere il mare» coniato dall'illustre compaesano Giugetto Giugiaro.
«La vicinanza ai grossi centri è un elemento che ci ha consentito di essere facilmente raggiungibili dalla Liguria, da Asti, Alessandria e Torino Sud: questo ci ha fatto raggiungere un fatturato che ci ha consentito di rimanere sul mercato e investire, e avere un'offerta turistica all'avanguardia non solo negli impianti ma anche per tutto ciò che è collaterale allo sci e più attinente al divertimento»: parla di differenziazione e di offerta variegata Pietro Blengini assessore al turismo della Provincia di Cuneo, che vuole proporre il modello "Granda" anche a nuovi utenti e attirare nuovo turismo, vitale per la regione. «Il prossimo passo - continua Blengini - sarà quello di realizzare il biglietto unico degli impianti sciistici cuneesi: è un progetto al quale pensiamo da tempo e che crediamo sia possibile concretizzare tra due-tre anni».
Tra le autorità anche Stefano Viglione, sindaco di Mondovì, per cinque anni nella nazionale di sci disabili e campione dello slalom speciale: «È importante la divulgazione dello sport per tutti, anche per disabili: in provincia abbiamo portato gare a livello mondiale che hanno sensibilizzato l'opinione pubblica. Le nostre valli hanno un buon grado di accessibilità: è una cosa positiva perché non dobbiamo sottovalutare la ricaduta economica del turismo del disabile in senso lato».
Il lancio internazionale delle valli cuneesi potrebbe essere più facile di quel che si pensa: «Cuneo e le sue vallate non sono un'area marginale, anzi. Nessuno mai fa caso al fatto che il Monviso, uno dei nostri simboli più importanti, campeggia nel logo della Paramount Picture» annuncia con orgoglio Gianni Vercellotti, presidente di Atl Cuneo. «Andremo a contattare la Paramount - ha detto l'assessore regionale al turismo Alberto Cirio - perché ci aiuti a promuovere il turismo della nostra regione, evidenziando in qualche modo che la montagna del loro logo è il nostro Monviso». «Per noi il turismo - ha ribadito Cirio - è un'azienda: può costruire ricchezza. Noi ereditiamo un Piemonte con grandi potenzialità, ma abbiamo una carenza di politica gestionale: non c'è stata in passato una politica unica. Entro il prossimo anno dobbiamo cambiare il modo gestionale del turismo invernale e sono certo che troveremo un meccanismo per impostare con successo e lungimiranza una nuova gestione dell'azienda neve.

Supporto importante potranno darlo gli aeroporti vicini ai comprensori sciistici Levaldigi-Cuneo per il basso Piemonte e Malpensa per il nord. Punteremo al turismo scolastico, è un progetto a cui teniamo molto e che sta riscuotendo successo nella vicina Francia».

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